di Donatella Swift
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha proprio in queste ore emanata la circolare con le ultime direttive in merito agli esami di maturità che inizieranno, come ogni anno, poco dopo la metà di giugno. Ancora per quest’anno sarà in vigore la “vecchia” maturità, quella che prevede tre prove scritte, nella maggior parte dei casi, ed una prova orale vertente sui programmi svolti nel corso dell’anno nelle varie discipline. Dal prossimo anno i primi due esami scritti resteranno, mentre sparirà la cosiddetta Terza prova, comunemente chiamata “il Quizzone”, e all’orale verrà data maggior importanza all’alternanza scuola-lavoro del singolo studente. Qualche numero, tanto per iniziare: quest’anno sono previsti 509.307 studenti e studentesse iscritti ad affrontare l’ormai imminente Esame di Stato, ma per avere un quadro più preciso bisognerà attendere sia gli esiti degli scrutini di ammissione, in programma ai primi di giugno, sia quelli dei candidati esterni aggregati alle varie commissioni sparse per l’Italia. Infatti allo stato attuale sono ben 492.698 i candidati interni; 25.606 le classi coinvolte e 12.865 le commissioni che saranno allestite lungo lo stivale.
Queste le parole del Ministro uscente Fedeli al termine dei lavori che hanno portato all’emanazione della circolare e alla scelta delle tracce dei primi due scritti: “Mancano ormai poche settimane alla Maturità – ha dichiarato il Ministro – e so che le nostre ragazze e i nostri ragazzi in queste ore sono impegnati con lo studio e le simulazioni. Come ogni anno al MIUR abbiamo lavorato per garantire uno svolgimento ordinato dell’Esame di Stato e per predisporre delle prove in linea con il percorso formativo delle nostre studentesse e dei nostri studenti, facendo tesoro dell’esperienza degli anni scorsi, delle osservazioni di studenti e docenti, del collegamento con le attività didattiche che si svolgono ogni giorno. Le prove, quindi, sono state elaborate tenendo conto dei nuclei tematici fondamentali delle diverse discipline, ma sono anche in correlazione con tematiche fondamentali per la crescita educativa e civile dei giovani. La Maturità è un traguardo importante, ed è anche un momento di passaggio tra fasi differenti della vita. Vogliamo accompagnare le studentesse e gli studenti in questo percorso. L’Ordinanza contiene importanti indicazioni sulle modalità di svolgimento dell’Esame, rivolte sia alle scuole che alle candidate e ai candidati. Nelle prossime settimane porteremo avanti anche la campagna di comunicazione dedicata agli Esami che accompagnerà maturande e maturandi fino alla fine delle prove. L’abbiamo voluta, in continuità con lo scorso anno, perché crediamo che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca debba parlare sempre di più e sempre più in modo diretto con studentesse e studenti. E che debba essere al fianco delle nuove generazioni nei momenti più importanti del loro percorso formativo, sostenendole e incoraggiandole. Auguro buon lavoro alle ragazze e ai ragazzi che affronteranno la Maturità quest’anno: siamo certi farete del vostro meglio. E ringrazio le docenti e i docenti per il lavoro che stanno facendo per prepararli agli Esami”.
L’ordinanza costituisce di fatto il manuale delle istruzioni che anche quest’anno fornisce le indicazioni da seguire sia per i candidati interni che per quelli esterni, che a loro volta dovranno e potranno attenersi al documento di classe, che i consigli di classe provvederanno a compilare con tutti i programmi svolti nelle singole discipline, allegando anche i modelli di cui dovrà tenere conto la commissione esaminatrice nella formulazione della Terza prova e per la conduzione del colloquio finale.
Primo appuntamento sarà il 20 di giugno lo scritto di Italiano, uguale per tutti gli indirizzi di studio, consistente nella scelta tra un’analisi di un testo, letterario o non letterario, quattro tipologie da riscrivere sotto forma di articolo di giornale o saggio breve, un tema strettamente storico ed uno di carattere generale di attualità. A seguire il 21 di giugno sarà la volta della seconda prova, diversa a seconda degli istituti: all’artistico, per esempio, la seconda prova dura tre giorni, tra progettazione, realizzazione e relazione scritta. Lunedì 27 si terrà la terza prova, anche questa varia da scuola a scuola, un insieme di quesiti a risposta aperta o singola ( a crocette) relativo ad almeno 4 delle materie oggetto di esame. Passate 48 ore, ma in alcune scuole i tempi vengono a volte anticipati, sarà il turno del colloquio orale, che ancora per quest’anno partirà con un percorso ad opera dello studente, una sorta di “tesina” in grado di spaziare da una materia all’altra, che all’esame ha un po’ il ruolo della domanda “apripista”. Seguiranno lunghi giorni di attesa, in genere le commissioni sono formate da almeno due classi affini per corso di studi, e bisognerà attendere la fine dei lavori di tutta la commissione prima di sapere gli esiti.
A tutti gli studenti, ma anche – perché no – agli insegnanti, un caloroso in bocca al lupo!