di Carlo Radollovich
Alcuni anziani, tra i nostri concittadini, ricorderanno senz’altro quel terribile anno 1943 trascorso sotto le bombe, a cominciare dal mese di febbraio, senza dimenticare le pesanti distruzioni verificatesi nel mese di agosto e i numerosi morti sotto le macerie.
I primi allarmi, anche durante la notte, facevano scattare in piedi un gran numero di persone che si affrettavano a raggiungere i rifugi antiaerei o addirittura le cantine dei propri caseggiati, non sempre ritenute sicure.
Si calcoli che, tra il 15 e il 16 agosto, si lamentarono più di 180 vittime con 250mila abitanti rimasti senza tetto.
Tra le numerose costruzioni di spicco danneggiate figurava anche il nostro Acquario di via Gadio (Parco Sempione), un vero gioiello Liberty, rimasto vittima di un violento bombardamento. Rimase diroccato per anni e la sua ricostruzione fu assai lenta.
I primi lavori di restauro furono avviati soltanto nel 1952 perché altri edifici, non meno importanti, attendevano di essere rimessi a nuovo. L’apertura al pubblico avvenne nel 1963, ma ci si rese conto che altri lavori sarebbero stati necessari per ridare all’Acquario l’antico splendore.
Finalmente, a cent’anni dalla sua inaugurazione (marzo 1906), si poterono apprezzare le ampie vasche illuminate che ospitavano pesci anche rari, laddove vennero saggiamente riprodotti diversi e interessanti ecosistemi: era il mese di aprile del 2006.
Un anno più tardi venne qui fondata l’Associazione degli Amici dell’Acquario nel nome di quel grande naturalista (ma anche medico e botanico), nato trecento anni prima in Svezia, che si chiamava Carlo Linneo (1707 – 1778). Come noto, è considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi.
Egli fu in grado di segnalare all’uomo un diverso, più approfondito approccio nei riguardi delle piante e degli animali. Forse non tutti ricordano che Linneo fu anche pioniere della della biodiversità ossia la coesistenza, nello stesso ecosistema, delle diverse specie vegetali e animali, impostando un sostanziale studio tra le loro molteplici relazioni.
E nel tentativo, riuscito, di mettere ordine tra le biodiversità, Linneo identificò e registrò circa 6000 specie di piante e 4000 animali circa. Una sua frase, che potremmo definire storica, viene ricordata ancora oggi: “Se non conosci il nome delle piante e degli animali, muore anche la conoscenza delle cose”.