lunedì, Novembre 25, 2024
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La triste leggenda di Giovanni e Armida

Siamo nel tardo Medio Evo e questa coppia di giovani non ancora fidanzati, ma molto innamorati, facevano già progetti riguardanti il loro futuro. Abitavano a Milano, appena fuori le mura, e i loro genitori, collegati da certi affari relativi all’estrazione del marmo, decidevano di trasferirsi nei pressi di Candoglia, precisamente a Mergozzo, paese affacciato sul lago omonimo.

I due giovani innamorati vollero ovviamente seguire i loro genitori. Appassionati entrambi di storia, portarono con se’ diversi testi, grazie ai quali intendevano proseguire nell’approfondimento di certi studi riguardanti alcuni villaggi lombardi.

Il tempo passava in fretta, molto in fretta, tanto che questi ragazzi si scoprirono presto persone adulte. Alcune promesse d’amore venivano ora scambiate con maggiore concretezza, anche se ancora non si parlava di date precise sul matrimonio. Infatti, a quei tempi, si doveva tener conto di diversi conflitti e guerre che interessavano la regione.

E Giovanni fu purtroppo chiamato a far parte di certe schiere militari, pronte a combattere nelle vicine montagne. Armida si disperò moltissimo quando venne a conoscenza che il suo amato l’avrebbe lasciata sola, ma trovò comunque il tempo di strappargli una promessa in occasione dell’ultima gita in barca. Gli disse: “Mi devi giurare che nelle settimane e nei mesi in cui starai lontano da me, non mi tradirai mai. In caso contrario, questo lago sarà la mia tomba”.

L’assenza del giovane da Mergozzo duro’ parecchio. Conobbe aspri combattimenti con il nemico, ebbe spesso paura, fu tratto in inganno da alcuni commilitoni, ma conobbe anche vittorie che gli procurarono non pochi quattrini. E nel corso di numerose vicissitudini ebbe la possibilità di conoscere una tenerissima fanciulla di nome Gemma.

Dapprima provo’ per lei solo un delicato sentimento, ma questo suo iniziale trasporto affettuoso, appena accennato, si tramutò ben presto in amore vero e proprio. Terminato il lungo periodo di battaglie e combattimenti, si rese conto che il suo legame con Armida si presentava ai suoi occhi decisamente sfocato.

Volle però ritornare a Mergozzo per rivedere i propri genitori e decise, sfrontatamente, di portare con se’ la nuova amata Gemma. Gli amici di Giovanni, incontrati subito dopo l’ingresso in paese, si stupirono di questo suo passo e subito lo informarono che Armida era scomparsa da alcuni mesi e che di lei si era persa qualsiasi traccia.

Giovanni non badò molto a questa notizia e, dopo avere abbracciato i genitori, invito’ Gemma ad una breve gita in barca. Dopo non molte vogate, egli fu attratto da un fondale assai limpido, ma poco più in là, scrutando tra le alghe, vide il corpo senza vita della povera Armida, sepolta nel lago, come da lei previsto. Ma chi avrebbe potuto informarla del suo nuovo amore ? O forse i suoi sensi più profondi l’avrebbero avvertita ?

Resta l’amara constatazione che Giovanni, improvvisamente, ricordo’ il suo passato e il giuramento fatto. E perciò lascio’ subito il paese con un cumulo di rimorsi, fuggendo lontano anche da Gemma, e sentendo dentro di se’ certi rintocchi che segnavano pentimento, ma soprattutto lo scoccare di una forte dose di tormento

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