Capirsi tra uomini e donne sembra una impresa difficile quando si è giovani. Ma, in quei momenti, l’amore e le varie tempeste ormonali possono anche compiere il miracolo. Anche se in genere non dura molto.
Dopo, quando si è raggiunta la mezza età, magari con qualche delusione o fallimento matrimoniale alle spalle, capirsi tra uomini e donne sembra diventata una impresa ancora più improba.
Stereotipi e pregiudizi si sono accumulati negli anni e diventa difficile liberarsene. Ne sanno qualcosa Milena e Diego, i protagonisti della commedia “La stranissima coppia” scritta dallo stesso attore che la recita e la dirige, cioè Diego Ruiz, insieme alla sua compagna Milena Miconi (al San Babila il 30 aprile e 1° maggio)
I due, reduci da separazioni, per motivi diversi piuttosto complesse se non proprio dolorose, su suggerimento della solita amica di entrambi, impicciona e sadica paraninfa, cercano di uscire insieme per vedere se scatta la scintilla.
E scintille ne scattano parecchie ma non sono certo amorose. Se si fa qualche risata, questa nasce proprio dalla contrapposizione di due mentalità, ormai preda della più bieca disillusione, consce dei limiti e dei difetti dell’altro sesso.
Non vi aspettate un sottile scavo psicologico da parte dell’Autore della figura dei “single forzati” o “di ritorno”. Soli e alla ricerca di un’anima che sanno per certo che non sarà mai quella gemella, perché certi sogni sono svaniti da tempo, prosaicamente si barcamenano cercando di ottenere dalla controparte altri vantaggi molto più concreti e immediati,
Qui, emerge una certa misoginia dell’Autore, perché è soprattutto Monica che, a parte la sua ignoranza letteraria (legge “Bolschoi”) e geografica (confonde le nazioni dell’est Europa), si dimostra molto interessata ai vantaggi che l’uomo può offrirle grazie al suo lavoro (come le è capitato in passato: il vigile che le annulla le multe, l’impiegato di Alitalia con i viaggi in aereo gratis, il detective con le consulenze gratuite, ecc.).
E naturalmente, se qualcosa deve succedere di intimo tra i due, lo si deve esclusivamente all’impiego di Diego che, guarda caso, è un funzionario del ministero delle finanze e le può risolvere qualche fastidiosa pendenza fiscale.
Insomma, forse bisogna rivedere la solenne promessa che gli sposi si fanno quando sono sull’altare: non più finché morte non vi separi ma… finché un interesse maggiore non vi separi.