lunedì, Dicembre 23, 2024
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Le istituzioni preposte sono lontane dai cittadini?

di Antonio Barbalinardo

Ieri, presso la Sala “Brigida” di Palazzo Marino si è svolto un’interessante conferenza stampa indetta e presentata dal Consigliere indipendente del PD Gabriele Ghezzi Presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Milano.
Il titolo della Conferenza Stampa “Sicurezza e rigenerazione Urbana – Le Istituzioni preposte sono lontane a dare delle risposte ai cittadini” è un titolo un poco articolato.
Molti erano i rappresentanti di Comitati cittadini che hanno riportato nella sede istituzionale di Palazzo Marino il malessere dovuto alla mancanza di attenzione da parte delle Autorità Competenti al fine di poter vedere risolto quanto già da anni hanno riportato all’attenzione dei diversi organi Istituzionali quali i Consigli di Zona, l’Assessorato alla Sicurezza del Comune di Milano, al Prefetto, al Questore e agli organi di stampa.
La rappresentante dell’Associazione “Buonsenso e legalità” della Zona 6 ha sottolineato il disagio dei cittadini abitanti nei pressi della Ricicleria Comunale, dove sono ostaggi degli avventori che presidiano notte e giorno e che ne combinano di ogni genere mentre ai cittadini italiani vengono chiesti i documenti identificativi, e questo è uno dei tanti paradossi.

I Rappresentanti dei Comitati Cittadini
I Rappresentanti dei Comitati Cittadini

La rappresentante del Comitato di Cittadini della Zona 7, la signora R. C., chiedeva cosa fa il Prefetto? Riferendo che i cittadini italiani pagano le tasse mentre i rom e tutto quanto ruota intorno ai loro campi, questi la fanno da padroni. Nel suo intervento ha difeso anche le diverse Forze dell’Ordine, che se in qualche intervento operano un poco fuori dalle righe come si dice, gli stessi vanno sotto inchiesta e devono pagarsi anche l’avvocato per difendersi.
Il rappresentante del Comitato dei cittadini della Zona 4 il signor G. C. ha esordito dicendo che lui ha subito un furto in casa dove denunciandolo alle Forze di Polizia, gli è stato risposto che purtroppo loro non possono fare niente di più di quanto già fanno sul territorio. Il signor G. C. ha riferito che a lui e al Comitato che rappresenta, non interessa solo reprimere ma interessa in particolare che le diverse Forze dell’Ordine facciano prevenzione sul territorio presidiandolo. Inoltre ha riferito che è opportuno che i diversi Comitati di Cittadini si costituiscano in rete così da avere conoscenza comune e che insieme si possa pungolare ancor di più le Istituzioni preposte alla sicurezza del territorio. Un altro cittadino ha detto che ormai la pazienza e la sopportazione dei cittadini è finita, con la disperazione si diventa cattivi e si può reagire anche con la forza.
Il signor Maurizio Scabbio del Comitato Cittadini di Villapizzone è intervenuto riferendo di quanto è già ampiamente conosciuto alla Circoscrizione 8, all’Assessorato alla Sicurezza del Comune di Milano e alle diverse Forze dell’Ordine di tutti i livelli. Il problema dello storico Quartiere di Villapizzone è un problema che si trascina da anni, anche se è esploso alla ribalta delle cronache locali e nazionali non solo per quanto successo nella Stazione ferroviaria di Villapizzone ma anche su quanto succede nel Parco Testori già Parco Campo dei Fiori dove il parco è invaso da facinorosi equadoregni, filippini e peruviani che la fanno da padroni dove qui non è un problema d’integrazione. Purtroppo nel Parco Testori e nel quartiere Villapizzone determinati episodi di disagio avvengono in particolare nel periodo estivo e durante il fine settimana, dove c’è un bivacco continuo con deturpazione del territorio.
Il signor Scabbio ha riferito inoltre che si augura che si possa costruire un dialogo con la vicina Università del Politecnico per organizzare insieme agli studenti eventi e rendere più vivibile il parco stesso.
Del gruppo del Comitato Cittadini Villapizzone è intervenuta anche una cittadina straniera ben integrata nel quartiere, dove ha riferito del disagio anche del parco di Console Marcello vicino le scuole e nei pressi dell’area dell’Asilo Nido di via Cretese che è proprio attaccato al campo nomadi di via Negrotto.
Alla conferenza stampa erano presenti anche rappresentanti di cittadini di altre Zone della città.

G. Ghezzi, presidente della Commissione Sicurezza
G. Ghezzi, presidente della Commissione Sicurezza

Il Presidente della Commissione Sicurezza Gabriele Ghezzi, a conclusione degli interventi dei rappresentanti dei Comitati ha riferito che pur volendo attribuire alcune colpe all’Amministrazione Comunale, va precisato che tutto il problema della sicurezza della città di Milano o di ogni altra città, la responsabilità è del Questore e del Prefetto che rappresentano le autorità provinciali di pubblica sicurezza, pertanto è a loro che bisogna rivendicare la richiesta e la necessità di avere un sistema di una sicurezza efficiente e corrispondente alla percezione dei cittadini che purtroppo più volte tutto questo è stato disatteso.
Da quanto emerso dalla Conferenza stampa la risposta dei cittadini è stata negativa, negatività evidenziata dallo stesso Presidente della Commissione Sicurezza Gabriele Ghezzi che nonostante le sue diverse richieste in qualità istituzionale indirizzate al Prefetto non ha potuto incontrarlo per riferire le istanze segnalate dai cittadini e dai Comitati di Cittadini che segnalano e lamentano i disagi che quotidianamente vivono nelle proprie vie e quartieri.
I diversi rappresentanti dei Comitati di cittadini si sono lasciati con l’impegno di rivedersi e organizzare insieme una manifestazione cittadina.
È rilevante il tragico episodio successo a Vaprio d’Adda, dove un cittadino stanco dei continui furti subiti in casa, durante la notte al nuovo tentativo di furto nella sua casa accortosi del ladro ha sparato uccidendolo. Oggi questo cittadino è indagato per omicidio volontario pur se è un atto dovuto, il tutto segnerà senz’altro la sua vita.
Purtroppo l’esasperazione porta le persone a queste forti reazioni incontrollate, tutto questo deve portarci a un’attenta riflessione ma deve essere in particolare un monito ai preposti alla sicurezza stessa dei cittadini e del territorio affinché nessuno per tutelarsi debba farsi giustizia da solo.

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