di Ugo Perugini
Presso la Chiesa di San Bernardino alle Ossa, in piazza Santo Stefano, è possibile visitare una interessante collettiva di artisti, tutti appartenenti all’UCAI (Associazione Cattolica Artisti Italiani ) e provenienti dalla cittadina ligure di Albenga. La Mostra si tiene in un ambiente suggestivo e anche un po’ inquietante, che favorisce però il raccoglimento e la riflessione, necessari per una visione attenta e non frettolosa che le opere, in esposizione fino al 19 ottobre, richiedono.
Quel gusto per il macabro che spesso muove gli spiriti meno sensibili a visitare la singolare Chiesa, dove si conservano le ossa di un antico cimitero, si traduce subito, davanti alle opere degli artisti in pensosa e profonda meditazione. Il livello artistico dei lavori esposti, infatti, è in genere piuttosto elevato. Accanto ad artisti che padroneggiano bene la materia, con anni di esperienza e parecchie mostre personali alle spalle, non sfigurano nemmeno quelli meno conosciuti o ancora alla ricerca di un proprio sicuro stile narrativo.
Siamo di fronte a tecniche e approcci espressivi quanto mai diversificati però, occorre sottolinearlo, mai banali. Anche i soggetti risultano frutto di una elaborazione introspettiva che si spinge ben oltre la mera riproduzione della realtà o la epidermica soddisfazione di un risultato estetico qualunque esso sia. Si capisce che la motivazione di fondo che li spinge è più articolata, si scorge il gusto della ricerca, talora affannosa, incompiuta, sofferta, di una ragione più intima delle cose e dei sentimenti che stanno dietro i colori e le forme.
Per ovvi motivi di spazio, non possiamo soffermarci su ogni artista. Li elenchiamo però volentieri: Ezio Battistel, Giuliana Cioffi, Rinaldo Degradi, Enzo Faltracco, AnnaMaria Gagliardi, Carlo Maria Giudici, Helga Kirchner, Lucio Olivieri, Renato Restelli, Anna Trapasso, Marinella Azzoni, Donatella Balsamo, Giovanna Lupi, Giuseppe Ferrando, Paola Moreno, Luisa Vincini.