di Carlo Radollovich
Un’efficiente associazione onlus, precisamente la “Cittadini per l’aria”, ha messo in evidenza e pure dimostrato con attente misurazioni, i pericoli che viviamo in città per effetto degli scarichi di biossido di azoto, prevalentemente emessi dai motori diesel.
Il gas è ritenuto ad alta tossicità, tenuto conto che può favorire tra l’altro l’insorgenza di crisi asmatiche, disturbi cardiovascolari, possibilità di influire addirittura sulla regolare crescita del feto.
L’associazione “Cittadini per l’aria” è riuscita a coinvolgere alcune centinaia di cittadini, i quali, dopo aver acquistato un kit per la misurazione del biossido, hanno sistemato ad un’altezza di pochi metri una speciale fiala in grado di assorbire questo gas dalle negative caratteristiche.
I risultati conseguiti si sono dimostrati semplicemente sconfortanti. Se si pensa che la normalità consiste nel non superare un massimo di 40 microgrammi per metro cubo d’aria, è stato rilevato che questo valore viene praticamente rispettato solo in zona Niguarda, in via Dante e in altri pochissimi rioni. Tutti gli altri quartieri della città evidenziano valori tra i 60 e 70 microgrammi, per poi giungere al top in viale Certosa con un livello superiore agli 80 microgrammi.
Ne deriva che questa pesante situazione non può più essere tollerata e Bruxelles ci ricorda che è nostro dovere salvaguardare la salute pubblica. Uno specifico richiamo è partito dalla Commissione europea, non solo con destinazione Italia, ma anche per Germania, Francia e Spagna, affinché i limiti di inquinamento possano decisamente scendere già a partire dai prossimi mesi.
Basti pensare che, nel 2013, il persistere di elevati livelli di biossido di azoto (N02) ha causato nel Vecchio Continente più di seicentomila morti premature: un numero di decessi che rappresenta il triplo rispetto ai morti per incidenti stradali nello stesso anno.