lunedì, Dicembre 23, 2024
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IN PLACE, la prima app per bambini con problemi di neurosviluppo

Presentata a Roma IN PLACE, prima piattaforma di teleriabilitazione per persone con disturbi di neuro sviluppo in età evolutiva come, ad esempio…

…disabilità intellettive, disturbi della comunicazione, del movimento, dello spettro autistico, da deficit dell’apprendimento. In Italia sono circa 320 mila i bambini e adolescenti affetti da deficit del funzionamento personale, sociale e scolastico, che necessitano di una terapia riabilitativa “ad hoc” da effettuarsi presso Centri di Riabilitazione dove operano equipe multidisciplinari che, data la peculiarità di questi disturbi, sono composte da diverse figure professionali: pediatri, neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti, terapisti della neuropsicomotricità infantile, ecc.Tutto questo porta con sé un elevato carico sanitario economico e sociale, soprattutto per le famiglie, dove i genitori si trovano a dover accompagnare i propri figli più volte nell’arco di una settimana presso i Centri di Riabilitazione. Una caratteristica molto importante della terapia di cui necessitano questi piccoli pazienti, infatti, è che per manifestare la propria efficacia impone sistematicità e continuità. Per questo motivo il periodo della pandemia da Covid 19 ha fatto emergere una problematica molto seria. Ovvero l’impossibilità di coniugare la continuità terapeutica, con le limitazioni degli spostamenti personali e il conseguente rischio di assistere a regressioni dei progressi raggiunti.

“In questo contesto è nata IN PLACE – dichiara Antonio Abbruzzese CEO & Co-Founder di In Place Smart Care – prima piattaforma che permette la continuità terapeutica in progetti rivolti a pazienti con disturbi del neurosviluppo in età evolutiva, che offre la possibilità di effettuare videoconferenze tra pazienti e terapisti in tempo reale, fornendo un’interfaccia pensata per l’età evolutiva, con strumenti studiati “ad hoc”. Nel periodo del lock down – continua Abbruzzese – IN PLACE si è posta l’obiettivo di rendere fruibile la teleriabilitazione in modo clinicamente efficace al maggior numero di bambini, permettendo ai terapisti di operare a distanza, senza interrompere il percorso di riabilitazione, garantendo la prosecuzione degli obiettivi terapeutici in totale sicurezza”. Al tempo stesso, però, la riabilitazione a distanza, a cui si è dovuti ricorrere, ha messo in luce enormi benefici, tali da spingere gli ideatori di IN PLACE a proporre una soluzione che vede la teleriabilitazione affiancata alla terapia in presenza. “Nata in un periodo di emergenza, IN PLACE può essere utilizzata nella pratica clinica consolidata da medici e riabilitatori – afferma Stefano Vicari, Responsabile della U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma – Il nostro Centro è stato tra i primi a sperimentare questa piattaforma e i risultati sono stati molto incoraggianti. Tra gli elementi di pregio di questo strumento – continua Vicari – c’è anche il fatto che è stato pensato da clinici, oltre che da informatici, e questo avvantaggia notevolmente chi deve lavorare direttamente con i pazienti. Grazie a ciò, il prodotto è flessibile, adattabile e modificabile. Può, dunque, adeguarsi alle esigenze sia dei medici che dei piccoli pazienti, rendendo più semplice la possibilità di utilizzo. Oltre all’aspetto clinico – conclude Vicari – abbiamo potuto verificare vantaggi anche dal punto di vista organizzativo: con la piattaforma IN PLACE abbiamo, infatti, sperimentato una semplificazione del percorso assistenziale, con un’ottimizzazione dei tempi e delle risorse”. 

La piattaforma è stata pensata per essere funzionale alle esigenze di tutti i soggetti coinvolti, andando a soddisfare oltre alle esigenze di carattere clinico, anche quelle di tipo amministrativo per le strutture sanitarie che la adotteranno. C’è, infatti, la possibilità di utilizzare un’agenda informatizzata per la gestione degli appuntamenti. Sarà possibile, poi, condividere i risultati clinici e i percorsi terapeutici dei singoli pazienti, grazie alla creazione di una cartella clinica informatizzata, accessibile a tutti.

La piattaforma offre, inoltre, la possibilità di far svolgere ai piccoli pazienti esercizi direttamente durante la seduta di terapia da remoto, condividendo lo schermo e i file necessari attraverso una modalità interattiva, divertente e funzionale.

IN PLACE rappresenta, dunque, la prima piattaforma a integrare elementi e strumenti già esistenti sul mercato, ma fruibili distintamente. In quest’ottica IN PLACE ha stretto una collaborazione con la società One Health Vision, una “start up” innovativa costituita da ingegneri biomedici, informatici e ricercatori provenienti dal mondo sanitario, che sviluppa applicazioni capaci di essere utilizzate da pazienti con diverse problematiche di tipo riabilitativo, con la possibilità di farlo presso il proprio domicilio.

“One Health Vision sviluppa protocolli di intervento riabilitativo digitali (le cosiddette “digital therapeutics”), efficaci, performanti e capaci di risolvere problemi di tipo clinico. Si tratta di strumenti operativi con i quali i pazienti possono esercitarsi, migliorando le performance deficitarie” dichiara Vincenzo Ciccarese, Direttore delle Scuole di Specializzazione post-universitarie in psicoterapia di Roma e Lecce. Fondatore e Amministratore di One Health Vision e cofondatore di Istituto Santa Chiara, presidio di riabilitazione operante su tutto il territorio nazionale.

L’accordo siglato prevede che IN PLACE possa adottare sulla propria piattaforma le “app” di One Health Vision, che a questo punto diventano patrimonio comune delle due società che si sono impegnate a collaborare. “Ogni app – continua Ciccarese – ha la possibilità di produrre report settimanali che vengono automaticamente inviati alla mail del professionista che ha in cura il paziente per verificare quanto impegno ci sia stato e quale tipo di risultato. Se c’è stato un incremento o meno della risposta che andava riabilitata. In questo modo il terapista ha la possibilità di seguire, con dati alla mano, anche a distanza, l’evoluzione clinica del paziente. L’elemento importante della teleriabilitazione – conclude Ciccarese – è dotare il paziente di strumenti terapeutici digitali, che possano effettivamente incidere sul problema clinico specifico, ed essere strumenti capaci di provocare un miglioramento della funzione lesa o comunque compromessa”. Da questi elementi si comprende come una piattaforma come IN PLACE, a cui l’emergenza pandemica ha dato una importante spinta all’utilizzo, non può essere considerata solo come una soluzione per esigenze logistiche. Per molte funzioni la riabilitazione deve essere continua. Spesso un terapista prescrive al piccolo paziente esercizi a casa, ma perché questi producano benefici, devono essere eseguiti ogni giorno e più volte al giorno. Per questo motivo la tele riabilitazione potenzia gli effetti del percorso terapeutico, aumentandone l’efficacia. Inoltre, IN PLACE ha istituito un Comitato Tecnico Scientifico per individuare e valutare gli strumenti esistenti attraverso le evidenze scientifiche.

“Come Membro del Comitato Scientifico della piattaforma IN PLACE, insieme agli altri componenti del  Gruppo di Lavoro, abbiamo ricercato strumenti di valutazione validati scientificamente per stabilire l’efficienza e l’efficacia di questo tipo di intervento – afferma Donatella Valente, Professore Associato di Scienze Riabilitative Neuropsichiatriche presso la Sapienza Università di Roma – Il primo step, effettuato con il gruppo di ricerca riabilitativo da me diretto, ha avuto come obiettivo una revisione sistematica della letteratura scientifica inerente le piattaforme internazionali utilizzate per la teleriabilitazione in età evolutiva. Il secondo “step” prevede la stesura e pubblicazione di un articolo scientifico descrittivo delle funzioni e delle potenzialità della piattaforma – continua la Professoressa Valente – Infine, attraverso gli strumenti di valutazione identificati verrà valutata l’efficacia della piattaforma nell’applicabilità delle diverse patologie”.

La Dottoressa Daniela Guitarrini, Psicologa Psicoterapeuta presso l’Istituto di Neuropsichiatria Infantile ReTe di Roma aggiunge un aspetto importante dell’iter riabilitativo dei piccoli pazienti con disturbi del neuro sviluppo: il rapporto con la scuola. Per Legge, il percorso degli alunni che hanno ricevuto una certificazione della condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica è monitorato da un GLO (Gruppo di Lavoro Operativo) che prevede due incontri l’anno tra il riabilitatore, la famiglia e gli insegnanti – dichiara la Dottoressa Guitarrini – Da quando è stato possibile utilizzare piattaforme “online”, la modalità degli incontri è decisamente migliorata: dall’ottimizzazione dei tempi, alla possibilità di fare coincidere le disponibilità di tutti gli interlocutori. A mio parere – conclude la Dottoressa Guitarrini – sarebbe auspicabile che piattaforme agili e complete come ad esempio IN PLACE, possano essere riconosciute e utilizzate anche da parte degli Istituti scolastici, per una maggior completezza del percorso riabilitativo. Il tutto, naturalmente, nell’osservanza dei protocolli previsti dalla privacy”.

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