di G.P.
Da mercoledì 22 marzo fino a domenica 30 luglio 2023 le sale del MUDEC – Museo delle Culture di via Tortona, ospitano la mostra “Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen“.
Promossa dalla sezione Cultura del Comune e prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, la mostra si avvale della curatela di Els Hoek, storica dell’arte e curatrice del Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam nei Paesi Bassi, e di Alessandro Nigro, Professore Associato di Storia della Critica d’Arte presso l’Università di Firenze.
A quasi cent’anni dalla pubblicazione del primo manifesto del Surrealismo ad opera di André Breton, il MUDEC organizza un’esposizione dedicata alla più onirica tra le avanguardie del XX secolo, mettendo in dialogo 180 opere – tra cui dipinti, sculture, disegni, libri e manufatti – provenienti dal Museo Boijmans Van Beuningen, con diverse opere della Collezione Permanente, delineando un collegamento tra la corrente del Surrealismo e le culture native.
La mostra è suddivisa in sei sezioni, ognuna delle quali introdotta da un dipinto, una scultura o un oggetto iconico capace di evocare nel visitatore il tema della sezione stessa. Nella prima, intitolata “Una rivoluzione surrealista“, si può ammirare il libretto originale del Manifesto del Surrealismo di André Breton, pubblicato a Parigi nel 1924, e anche “Mae West Lips Sofa“, il sofà a forma di labbra di Salvador Dalì.
La seconda sezione, “Dadaismo e Surrealismo” si concentra sulle origini Dadaiste del Surrealismo, mettendo in relazione tre artisti surrealisti – Kurt Schwitters, Tristan Tzara e Francis Picabia – con altrettanti artisti Dada, quali Max Ernst, Man Ray e Marcel Duchamp. La terza sezione, “La mente sognante” si concentra in particolare sulla visione artistica di Salvador Dalì e sul suo “metodo paranoico-critico”, e ospita la famosa statua della “Venere di Milo a cassetti“, realizzata nel 1936.
La quarta sezione, “Il caso e l’irrazionale” è invece dedicata ai vari metodi usati dai surrealisti per ottenere accesso all’inconscio: dai giochi d’azzardo al collage, dalla scrittura al disegno dal flusso di coscienza. Tra le opere in esposizione segnaliamo il quadro “Figura seduta” di Eileen Agar.
“Desiderio” è il titolo della quinta sezione, dove sono raccolte le opere che trattano di amore e desiderio sessuale; qui si può vedere la “Venere restaurata” di Man Ray, un calco di gesso del solo torso della Venere di Milo legato da corde come nelle pratiche feticiste di bondage. Infine, la sesta ed ultima sezione, chiamata “Stranamente familiare“, è dedicata al legame profondo dei Surrealisti con il poema gotico francese del XIX secolo “I canti di Maldoror“. In questa sezione è possibile ammirare il dipinto di Meret Oppenheim intitolato “Sotto le resede“, il cui nome deriva proprio dal poema epico di Lautréamont.
Ogni sezione della mostra è arricchita da un imponente apparato multimediale che permette di approfondire ciascuna tematica trattata tramite video e spezzoni di film d’epoca come “Entr’acte“, il cortometraggio di René Clair tratto da una sceneggiatura di Picabia, e “Spellbound” di Alfred Hitchcock.
La mostra “Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen” è aperta tutti i giorni, presso le sale del MUDEC di via Tortona 56; lunedì dalle 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30 e giovedì dalle 9.30 alle 22.30. Prezzo del biglietto intero 16€, ridotto 14€.