Prosegue l’interminabile vicenda riguardante lo stadio di San Siro, in attesa che si giunga finalmente ad una soluzione definitiva sulla sua possibile ristrutturazione. Ma si attende anzitutto una presa di posizione da parte del Milan e dell’Inter sul progetto, da tempo presentato, dal gruppo multinazionale italiano Webuild SpA.
Vediamolo nei dettagli e iniziamo dal primo anello, del quale sarebbe previsto l’abbattimento e la successiva ricostruzione per quadruplicare, o quasi, i cosiddetti “posti premium” ossia quelli di maggiore pregio (e perciò i più costosi) che passerebbero da 2900 a 13000.
Si è pure pensato di garantire posti a prezzo popolare e a questo proposito verrebbe eliminato il gigantesco tabellone luminoso che si affaccia su via Piccolomini, completando al tempo stesso il terzo anello, la cui capienza verrebbe aumentata di 2000 posti circa.
Ma la stessa Webuild si è pure preoccupata della possibilità che le partite a San Siro possano essere tranquillamente disputate durante i lavori (che dureranno tre anni circa), concentrando ogni attività nei mesi in cui il campionato è fermo.
Inoltre, davanti ai cancelli 8, 9 e 10 verrebbe installata un’ampia struttura che si connetterebbe con lo stadio mediante alcune passerelle. Tale struttura, nella parte esterna, ospiterebbe un ristorante, un bar e gli uffici destinati a Milan e Inter.
Il tutto dovrebbe essere deciso entro le prossime due settimane, anche perché il sindaco Sala vorrebbe chiudere questa pratica prima della nomina del suo successore. Ci si chiede tuttavia: quando Sala vorrà incontrare i rappresentanti di Oaktree, ossia la nuova proprietà dell’Inter ? E quando si vorrà chiudere o riaprire il discorso relativo agli impianti che le squadre milanesi hanno ancora in animo di allestire a San Donato, per il Milan, e a Rozzano per l’Inter ?