Ecco le anticipazioni de “Il mercoledì nel condominio”
Tutti i contenuti saranno interamente fruibili domani nell’edizione cartacea del Sole 24 Ore in edicola e all’interno dell’inserto digitale “Quotidiano del Condominio“.
Il condominio non paga la bolletta, bocciato il riallaccio d’urgenza
Di Rosario Dolce
Niente luce al condominio che non paga la bolletta, e nessun provvedimento cautelare per chiedere il ripristino dell’energia elettrica interrotta dal fornitore a causa del mancato pagamento, neppure se risultasse non dovuto per prescrizione. Lo ha deciso il Tribunale di Palermo.
Occhio alle delibere sul 110%: serve l’unanimità se si altera il decoro architettonico
Di Annarita D’Ambrosio e Antonella Giraudi
Occhio ai dissenzienti in condominio se l’occasione del superbonus si trasforma in un radicale intervento di modifica dello stabile. È la considerazione che si può trarre dalla vicenda che riguarda un super condominio di Milano (230 condòmini in 12 edifici) che aveva deliberato a fine maggio 2021 spese per oltre 33 milioni di euro in parte rientranti nel 110%. Contrari ai lavori, undici condòmini avevano chiesto la sospensione della delibera evidenziando, tra l’altro, la lesione del decoro architettonico e il Tribunale ha dato loro ragione: il divieto di innovazioni lesive del decoro previsto dall’ultimo comma dell’articolo 1120 Codice civile è incondizionato.
Consigliere sospettato e vessato, è stalking
Di Eugenia Parisi
Un soggetto, da anni consigliere condominiale, era stato pubblicamente accusato, da parte di un condomino, consigliere di più recente nomina, di avere sottratto, in concorso con l’ormai cessato amministratore, alcune somme comuni. Oltre alle continue minacce verbali, la vittima era stata anche oggetto di atti lesivi della persona. Il Tribunale penale di Milano ha riconosciuto l’autore di questi gesti colpevole dei reati di stalking e lesioni personali.
Cantina trasformata in appartamento: il condominio non può negare l’allaccio a servizi essenziali
Di Roberto Rizzo
La Corte d’appello di Romah a affermato il principio per il quale, a seguito della trasformazione in appartamento di un locale originariamente destinato a cantina, il condominio non può negare ai proprietari dell’unità immobiliare oggetto di modifica, seppur sostanziale, la possibilità di collegare la stessa agli impianti comuni quali la fogna ed il citofono, né di utilizzare il muro di proprietà condominiale per l’apposizione di una cassetta postale. Ciò, naturalmente, a condizione che non sia dimostrato, nello specifico, che i nuovi collegamenti provochino, in maniera diretta e conseguenziale, un cattivo funzionamento degli impianti già esistenti.