lunedì, Dicembre 23, 2024
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I film italiani al festival di Cannes

Si è aperta ieri a Cannes la 76.ma edizione del festival ed è scattata subito un’ovazione per Johnny Depp che ha interpretato Luigi XV nel film fuori gara “Jeanne du Barry”. L’apertura della manifestazione ha pure visto la partecipazione straordinaria di Chiara Mastroianni, la quale è entrata in sala cantando un pezzo di Luigi Tenco.

Prima di occuparci delle tre pellicole girate da registi italiani, ci pare doveroso citare che, sui ventuno film in concorso, ben sette sono stati firmati da registi appartenenti al gentil sesso. Eccole: Kaouther Ben Hania, tunisina, che presenta il suo “Four Daughters”.

Jessica Hausner, austriaca, con “Club Zero”, Ramata-Toulaye Sy, senegalese, con “Banel et Adama”, Catherine Breillat, francese, con “L’ete dernier”, Justine Triet, francese, con “Anatomie d’une chute”, Catherine Corsini, francese, con “Le Retour” e infine la nostra Alice Rohrwacher con “La chimera”.

Ma ecco i registi italiani in gara per la Palma d’Oro, iniziando proprio da Alice Rohrwacher, la cui vita da cineasta è iniziata qui a Cannes nel 2011 con il film “Corpo celeste”, la storia di una giovane donna che torna dopo molto tempo a Reggio Calabria, e qui si imbatte in un mondo del tutto sconosciuto tra modernità e un certo senso dell’arcaico.

Il film che Alice presenta quest’anno, “La chimera” per l’appunto, è di genere drammatico e racconta la storia di un giovane archeologo che, negli anni Ottanta, si trova coinvolto suo malgrado in un traffico illegale di reperti risalenti a secoli fa. Qui spicca la presenza di Isabella Rossellini nonché quella della sorella Alba Rohrwacher.

Passiamo ora al film che presenterà Marco Bellocchio, il quale, due anni fa, aveva ottenuto la Palma d’onore a Cannes. Si tratta di “Rapito”, riguardante un bambino ebreo, Edgardo Mortara, sottratto alla famiglia dallo Stato Pontificio per essere cresciuto come cattolico sotto la custodia di Pio IX (interpretato da Paolo Pierobon). I genitori di Edgardo (Barbara Ronchi e Fausto Russo) si fanno in quattro per ottenere la restituzione del figlio. E la vicenda, dopo l’intervento della comunità ebraica, si tramuta presto in un caso politico.

Infine, Nanni Moretti è il terzo candidato alla Palma d’Oro con “Il sol dell’avvenire”. Qui, un certo Giovanni, tra numerose insicurezze, sta girando un film sulla vita di un comunista doc nell’anno dell’invasione sovietica a Budapest (1956) e mentre sta lavorando sodo nota al tempo stesso che il proprio matrimonio va in crisi. Gli attori impegnati sono: lo stesso Moretti, Margherita Buy, Barbora Bobulova e Silvio Orlando.

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