giovedì, Aprile 25, 2024
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Giornata mondiale della salute digestiva

La Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva (SIGE) in prima linea nella prevenzione delle malattie dell’apparato digerente…

…Si è celebrata come ogni anno il 29 Maggio la Giornata mondiale della salute digestiva. Promossa dall’Organizzazione mondiale di gastroenterologia, è stata un’occasione per sensibilizzare e proporre buone pratiche di prevenzione quotidiana. L’intestino ha infatti un ruolo fondamentale, dal momento che costituisce una parte importante del sistema immunitario Proteggere l’apparato gastroenterico e prevenire i tumori che ogni anno colpiscono molte persone, causando molti decessi, è  fondamentale. Diffondere quindi buone pratiche di alimentazione rientra tra gli obiettivi della professione gastroenterologica

Quest’anno la Giornata Mondiale della salute digestiva è stata dedicata in particolare alla prevenzione del tumore del colon retto (CRC),considerato laseconda causa di morte per cancro al mondo e primo tumore del tratto digestivo.“Negli ultimi anni per il cancro del colon retto c’è stato un aumento significativo dell’incidenza tra i più giovani, tanto è vero che si è ridotta l’età dello screening – ha spiegato Bruno Annibale, Presidente della Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva (SIGE)passando dai 50 ai 45 anni”. Un tumore sempre più precoce quindi, che negli ultimi 20 anni ha visto un aumento dei casi nella popolazione di età compresa tra i 20 e i 49 anni, in particolare negli Stati Uniti e nel Nord Europa. Dati recenti ci dicono di un incremento del 5% annuo nelle popolazioni scandinave, in Inghilterra, ma anche in altre aree come la Francia.

Tra i motivi dello sviluppo precoce di questo tumore, vi sono stili di vita errati quali, obesità, fumo, sedentarietà e dieta inadeguata. La nutrizione è infatti un aspetto strettamente correlato con le malattie dell’apparato digerente e di particolare rilevanza sia per le implicazioni fisiopatologiche e cliniche che per le conseguenze sui pazienti affetti da patologie metaboliche, infiammatorie croniche e neoplastiche. Proprio per questo motivo la Società Italiana di Gastroenterologia (SIGE) ha messo al centro dei suoi progetti formativi il Corso Nazionale (Verona 27-29 ottobre 2022) che ha come scopo principale quello di avvicinare il più possibile i gastroenterologi, ed in particolare le giovani leve, alle tematiche proprie della nutrizione clinica. Il Corso si propone di fornire un inquadramento aggiornato delle problematiche nutrizionali relative alle principali malattie dell’apparato digerente e della loro gestione diagnostico-terapeutica, nonché gli strumenti di lavoro adeguati ad un approccio clinico integrato. La nutrizione, infatti, riveste sempre più un ruolo di primo piano non solo nella prevenzione, ma anche nel trattamento di molte condizioni e, d’altra parte, lo stato nutrizionale è in grado di influenzare la prognosi e la qualità della vita dei pazienti.

Lo screening è un’arma di prevenzione insostituibile per combattere il carcinoma del colon-retto ed è per questo che le organizzazioni sanitarie mondiali raccomandano di anticipare lo screening a 45 anni. Nella maggior parte dei casi il cancro si sviluppa a partire da polipi adenomatosi, visibili mediante la colonscopia, che possono evolvere in senso maligno in circa 10-15 anni. Per lungo tempo infatti rimane asintomatico, ma, grazie ai programmi di screening, è possibile una diagnosi precoce così da poterlo prevenire e curare. La prevenzione viene effettuata con un test molto semplice, che è quello del sangue fecale. Nel momento in cui il test dovesse risultare positivo, l’individuo viene chiamato a fare la colonscopia e, tramite la rimozione dei polipi o l’identificazione di un tumore maligno, ma in fase precoce, si riesce a ridurre efficacemente la mortalità. “In Italia – ha sottolineato Annibale – abbiamo un problema di sanità pubblica importante perché purtroppo c’è ancora una bassa adesione allo screening con una grande differenza tra nord e centro sud. Una disparità importante per cui molte regioni del sud sono nettamente indietro”.

La pandemia di COVID-19 ha ridotto i programmi di screening del CRC e ha creato un arretrato di procedure endoscopiche in tutto il mondo. Secondo una ricerca presentata alCongresso Europeo di Gastroenterologia UEG Week 2021le diagnosi di tumore del colon-retto è diminuito drasticamente del 40% nell’arco di un anno, portando inevitabilmente ad un aumento significativo del numero di diagnosi in pazienti con malattia avanzata ed un peggioramento della prospettiva di cura.

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