lunedì, Dicembre 23, 2024
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GIORNATA DEDICATA ALLA FAMIGLIA

di Carlo Radollovich

È stata celebrata ieri l’importante giornata al centro della quale sono stati collocati gli alti valori che la famiglia, come tale, dovrebbe essere sempre in grado di esprimere.

Papa Francesco l’ha definita uno dei beni più preziosi dell’umanità, un’istituzione da difendere, da preservare e da mettere in luce con il dovuto risalto.

Un po’ azzardatamente, si potrebbe definirla una valida “azienda”, nel significato più nobile della parola, in seno alla quale tutti i componenti contribuiscono a gestire momenti meravigliosi, addirittura esaltanti quando ad esempio la famiglia si arricchisce di un nuovo nato, ma anche fonte di vicende tristi, con situazioni che a volte rispecchiano precarietà e pure conflitti di varia natura.

Tuttavia, il nucleo familiare ci consente di imparare a convivere tutti assieme, a rispettare le diverse interpretazioni di ognuno, soprattutto a dare prova, in ogni momento, di una grande solidarietà. L’Organizzazione delle Nazioni Unite considera la famiglia un fondamentale gruppo sociale, l’ambiente naturale per lo sviluppo e il benessere di tutti i suoi membri, in particolare i bambini.

Certo, non dobbiamo dimenticare certe sofferenze come le difficoltà derivanti dalle diminuite opportunità di lavoro per quei figli che desiderano impiegarsi o entrare in fabbrica. Non dobbiamo nemmeno tralasciare di sottolineare il diminuito potere di certi servizi, non sempre rispondenti ai doveri di una società che dovrebbe essere sempre vigile e attenta nel soddisfare, almeno in parte, precise esigenze del nucleo familiare.

Accennavamo prima ai conflitti di varia natura, provocati indipendentemente da talune pecche statali, che sorgono all’interno della famiglia. Esistono accenni di crisi o vere e proprie crisi, si manifestano fragilità genitoriali e talvolta un decadimento, si spera non grave, di stima reciproca.

Momenti di frizione o anche di tensione, possono intaccare quell’equilibrio che si è sempre voluto mantenere. Ma è opportuno, come diceva il Santo Padre, che al termine di una giornata nervosa, addirittura burrascosa, si compia di tutto affinché l’atmosfera possa ridiventare serena. “Possono volare anche i piatti durante il giorno”, accennava papa Francesco, ma alla fine tutto deve rientrare entro i confini della normalità. E poi, come egli ricordava, un semplice “per favore”, un dire”grazie” e un chiedere sommessamente scusa, sono da considerarsi preziosi collanti per riappacificare e soprattutto per riconciliare.

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