di Carlo Radollovich
I cluster, nell’ambito espositivo di Expo, stanno a significare un gruppo di padiglioni che, in rappresentanza dei loro Paesi, riscoprono di avere in comune una caratteristica agricola, una tipicità geografica o, più semplicemente, un prodotto.
Per la verità, non si tratta di veri e propri padiglioni, ma di speciali “aggregati” che rappresentano Paesi meno ricchi, ossia nazioni che non hanno potuto sostenere costi elevati nell’allestimento di grandi “stand” solo per loro.
Complessivamente, i cluster presenti all’Expo sono nove. Purtroppo, si sono verificati ritardi nel realizzarli, vuoi per improvvisi rallentamenti dei lavori, vuoi per la mancanza dei prodotti tipici da esporre o anche per assenza di personale impiegatizio e di mano d’opera proveniente dagli Stati interessati.
Ma ieri, il primo dei nove cluster è stato felicemente inaugurato, con l’inserimento ai nastri di partenza di un prodotto di spicco che i Paesi più poveri, dal Laos alla Cambogia, dal Bangladesh alla Sierra Leone, sono stati ben lieti di illustrare: il riso.
In una lunga sequenza di immagini e di video si è voluto spiegare le molteplici varietà di questo prodotto di vitale importanza per i Paesi accennati. Le specie esistenti sono settemila circa e per queste vengono impiegate le tecnologie più moderne, con la finalità di incrementarne la produzione nel pieno rispetto dell’ambiente, forse con la sola eccezione delle regioni a bassissimo reddito.
Ma anche l’Italia è ottima produttrice di riso ed è la più forte in Europa con circa 1,5 milioni di tonnellate annue, staccando di parecchie lunghezze Spagna e Grecia. Dopo l’effettuazione dei necessari trattamenti, possiamo ricordare il riso grezzo, il riso sbramato, usato anche nella lavorazione della birra, il riso bianco, il più noto, il riso raffinato e il riso brillato, approntato a seguito di lavorazioni che prevedono l’impiego di talco e di glucosio.
Suggeriamo ai visitatori di assaggiare i vari risottini preparati presso i più attrezzati punti di ristoro di Expo: riso alla milanese (il classico con zafferano), il riso in cagnone, piatto tipico della provincia milanese (riso lessato con l’aggiunta di cipolle soffritte), riso con zucca e, perché no, il dolce riso e latte…