lunedì, Novembre 25, 2024
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ERRORI E INSENSIBILITA’ ELVETICHE

 di Carlo Radollovich

Le cronache riferiscono che, alcuni giorni fa, un tassista milanese aveva pattuito il trasporto di un cliente nel vicino Canton Ticino, non molto lontano dalla frontiera svizzera.

Il viaggio si svolgeva tranquillamente sino a pochi chilometri da Lugano, quando un agente della polizia svizzera intimava l’alt al tassista. In modi bruschi e piuttosto arroganti, il poliziotto redigeva prontamente un verbale nel quale veniva riportato che l’autista stava eseguendo un trasporto non autorizzato in territorio elvetico, segnalando che il tassametro era in funzione e comminando al tempo stesso una multa di alcune centinaia di Franchi.

Il tassista faceva valere le sue buone ragioni affermando che il cliente può essere trasportato in qualsiasi località come da sua richiesta, purché si possa sempre giustificare, durante il tragitto, che il tassametro sia sempre in funzione.

Il verbale rivelava subito una netta incoerenza poiché, mentre lo stesso veniva stilato, si certificava per l’appunto che il tassametro era regolarmente acceso. Tuttavia, per evitare il sequestro dell’auto (prassi normale in Svizzera se non si perviene ad una soluzione) il cliente decideva, non potendo trattenersi e perdere altro tempo, di saldare in contanti tutto quanto il sospeso.

Questa illogica rigidità degli agenti svizzeri mi ricorda uno spiacevole fatto vissuto personalmente anni fa mentre stavo rientrando a Milano da Zurigo in compagnia di un mio cugino, a bordo della sua auto. Si era all’inizio di ottobre e la giornata si preannunciava atmosfericamente bellissima. Decidevamo pertanto, prima di imboccare la galleria del San Gottardo, di varcare le Alpi raggiungendo il Passo omonimo, situato a 2100 metri d’altezza circa. Purtroppo, un’improvvisa e fitta nevicata in prossimità del Passo ci imponeva di guidare con estrema attenzione. Malgrado la prudenza, non si poté evitare che la vettura andasse a sbattere in curva contro il guard-rail: fiancata dell’auto assai rovinata e lievissimo rientro di lamiera sullo stesso guard-rail.

La polizia intervenne in breve tempo e gli agenti, anziché chiedere anzitutto se fossimo rimasti incolumi, affermavano insolentemente: “Sie haben das kantonale Eigentum beschädigt” (avete danneggiato la proprietà cantonale).

E mi fermo qui…

 

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