Gianluca Comazzi si candida al Consiglio Comunale per Bernardo Sindaco sotto il simbolo di Forza Italia. Nella foto sui manifesti e nei volantini si presenta accanto a un cane. Si tratta di Luna, a cui Gianluca era molto affezionato, e che è morta qualche tempo fa.
La passione per gli animali Gianluca Comazzi ce l’ha da quando è nato. L’impegno profuso nella associazione no profit Fiba, che si occupa di tutelare tutte le specie di animali, con un particolare riguardo agli amici a quattro zampe che vivono in città, ne è la dimostrazione.
E’ un animalista Comazzi? La risposta è sì, ma con qualche distinguo. L’amore per gli animali può anche essere patologico, quando il rapporto con i propri animali domestici nasconde un attaccamento morboso. Questo non è certo il caso di Gianluca.
Tommaso d’Aquino diceva: “L’amore è amare ogni cosa iuxta propria principia, cioè amare le pietre da pietre, le piante da piante, gli animali da animali, l’uomo da uomo”. Vero, ma non dobbiamo dimenticare che gli animali domestici, cani e gatti in particolare, rappresentano un qualcosa in più, un elemento importante di aiuto per tutti, ma soprattutto per le persone sole, per i più deboli: per i bambini, gli anziani.
Senza dimenticare che la presenza di animali in casa favorisce la comunicazione, le relazioni sociali ed educative oltre a incoraggiare un giusto equilibrio emotivo. La pet-therapy ormai è una forma di assistenza terapeutica ampiamente condivisa.
L’impegno di Gianluca Comazzi verso gli animali ha queste origini, sane e condivisibili. E con la politica, un’altra delle sue grandi passioni, che è arrivata dopo, cerca di mettere in pratica tali principi.
Avremmo voluto incontrarlo di persona, ma gli impegni della campagna elettorale, sempre più frenetica, non l’hanno consentito. Il suo addetto stampa perciò ci ha fornito alcune dritte sul suo lavoro passato e, soprattutto, sulle sue idee per cambiare la città.
Dal gennaio 2010, grazie anche all’intervento di Comazzi, è stata creata l’anagrafe felina, cioè la registrazione dei gatti e la loro identificazione tramite un microchip, utile per rintracciarli in caso di smarrimento, e per la tutela sanitaria.
Negli ultimi anni, sono stati acquistati o adottati molti animali da compagnia, complici il lock-down e lo smart-working, non solo perché i cani rappresentavano il lasciapassare per uscire di casa in tempo di quarantena, come sostiene qualcuno, ma soprattutto perché hanno aiutato a combattere la depressione e l’ansia in questi difficili periodi di pandemia.
A Milano ci sono un milione e ottocento proprietari di animali. Ora, con la crisi economica, molti di loro si trovano in difficoltà a mantenerli. Comazzi chiede delle misure a sostegno di chi, avendo difficoltà economiche, debba sobbarcarsi spese veterinarie, prevedendo anche eventuali altre agevolazioni.
Vediamo alcuni dei punti su cui Comazzi ha intenzione di intervenire.
Le aree cani
Secondo Comazzi, oltre a realizzare altre aree cani e necessario provvedere alla manutenzione di quelle presenti, spesso degradate o vandalizzate. Al Parco Lambro o al quartiere Adriano, ad esempio, alcuni le utilizzano per improvvisate e rumorose grigliate.
Comazzi richiede anche l’intervento delle guardie ecologiche per impedire che in altre aree (come il Parco delle Cave) si fermi la folle e crudele abitudine di disseminare esche avvelenate per uccidere i cani.
La sicurezza
I cittadini lamentano la carenza delle forze dell’ordine soprattutto in alcune zone della città più “calde”, come ad esempio piazza Selinunte, in cui sono frequenti le occupazioni abusive di case popolari, o in via Padova, davanti al Parco Trotter, dove si esercitano spaccio o prostituzione, anche alla luce del giorno, e non lontano dalle scuole elementari.
Comazzi ha chiesto al Sindaco Sala che renda operativi sul territorio i vigili che, dopo il Covid, sono rientrati nei loro uffici. L’idea è che vi siano almeno 3 vigili per ogni quartiere. Al Ministero degli Interni chiederà, inoltre, di sbloccare le assunzioni di agenti di polizia e carabinieri. L’idea è quella di creare delle pattuglie miste (esercito e carabinieri) che fungano da deterrente nei confronti della malavita.
Inoltre, occorre risolvere il problema della manutenzione delle vie private (oltre 500 a Milano) che in realtà sono pubbliche perché non prevedono solo il passaggio dei residenti e presentano buche, avvallamenti e non hanno né telecamere né punti luce necessari per aumentare la sicurezza degli abitanti.
La mobilità
Comazzi, pur non essendo di principio contrario alle piste ciclabili, non condivide le scelte dell’amministrazione comunale circa il ridisegno delle corsie ciclabili in viale Monza e Corso Buenos Aires che corrono parallelamente alle auto in sosta con gli inevitabili rischi che corrono proprio gli utenti più deboli. Milano non è Amsterdam!
In città, negli ultimi tempi sarebbero stati “tagliati” oltre 2000 parcheggi e questa è una soluzione che aggrava i problemi di traffico anche considerando che Milano ogni giorno ospita più di 800 mila pendolari. E’ necessario perciò aumentare il numero di parcheggi in ogni quartiere, rendendoli gratuiti per i lavoratori, abolendo contemporaneamente le aree B e C che hanno creato non pochi danni alla mobilità.
Questi e molti altri i temi che Comazzi si impegnerà a portare avanti se verrà votato al Consiglio Comunale.