martedì, Dicembre 24, 2024
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Diabete tipo 2. Una webserie per aiutare i pazienti

di Stefania Bortolotti

Antonello e Francesca, padre e figlia, sono alle prese con i problemi grandi e piccoli della vita quotidiana. Lei: 30 anni, eccentrica, distratta e sempre in movimento. Lui: 61 anni, riflessivo, pacato e sereno. Francesca tende spesso a complicarsi la vita, ma per fortuna il padre non perde mai la calma e riesce ogni volta a indicarle dove trovare le soluzioni migliori: proprio sotto al suo naso…

Le loro piccole scaramucce seguite dall’immancabile lieto fine sono il “fil rouge” della webserie, in cinque puntate, della campagna di sensibilizzazione “Non complicarti il Diabete!” online dal 3 Febbraio scorso con i primi episodi sul sito www.noncomplicartiildiabete.it.

La webserie usa la chiave dell’ironia e della commedia leggera per raccontare come sia molto più semplice di quanto si creda trovare le soluzioni giuste alle difficoltà e non complicarsi la vita, approccio utile anche per la gestione del diabete tipo 2.

Le vicende di Francesca e Antonello – interpretati da Francesca Manzini e Antonello Avallone e diretti da Giacomo Spaconi – vogliono incoraggiare tutti i pazienti con diabete a semplificarsi la vita, obiettivo oggi possibile anche grazie alle nuove terapie che possono aiutare a tenere sotto controllo il diabete tipo 2 senza il pensiero quotidiano della terapia. Vivere con una malattia cronica come il diabete, che dura per tutta la vita, ha un forte impatto sulla quotidianità del paziente, ma la convivenza con questo “compagno di viaggio” può essere facilitata, evitandone le complicanze. La chiave è l’equilibrio negli stili di vita, con una sana e variata alimentazione e attività fisica, un dialogo aperto e costante con i familiari e il proprio diabetologo e l’aderenza alla terapia.

In Italia sono oltre 3,7 milioni le persone con diabete, mentre almeno un altro milione è diabetico ma non sa di esserlo (IBDO Foundation). Secondo l’osservatorio ARNO Diabete 2019, circa un paziente su cinque ha età pari o superiore a 80 anni, l’1% ha età inferiore a 20 anni e circa il 32% dei soggetti è in età lavorativa (20-64 anni). Questi dati confermano il fatto che il diabete affligge moltissimi anziani ma, d’altro canto, sottolineano che moltissimi diabetici (oltre 200 mila in questa casistica e oltre 1 milione su base nazionale) non sono anziani e sono nel pieno dell’età lavorativa.

Le nuove terapie stanno cambiando il paradigma di cura del diabete tipo 2, permettendo un buon controllo della glicemia, ma anche un controllo di fattori extra glicemici, come il peso corporeo e il rischio cardiovascolare, contribuendo così ad aiutare a prevenire le complicanze del diabete. È fondamentale per il paziente parlare con il proprio diabetologo per poter imparare a tenere sotto controllo il diabete tipo 2 nella maniera più efficace e semplice possibile. Sul sito web della campagna sono disponibili, oltre alla webserie, anche tante informazioni sulla corretta alimentazione, attività fisica, benessere psicologico e aderenza alle terapie.

 

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