domenica, Dicembre 22, 2024
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Cure centralizzate: la strada per vincere il tumore ovarico…

…Se ne discute il 3 Maggio a Milano al convegno ACTO Italia – IEO

Quest’anno la XII Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico si apre all’ombra di proiezioni molto preoccupanti fornite dal Data Center di World Ovarian Cancer Coalition: entro il 2050 l’incidenza del tumore ovarico aumenterà del 55% e la mortalità di quasi il 70% e gli aumenti maggiori riguarderanno soprattutto i Paesi a basso reddito. Tradotto in numeri, le proiezioni indicano che entro il 2050, in assenza di interventi adeguati, quasi 12 milioni di donne nel mondo si ammaleranno di tumore ovarico e poco meno di 8 milioni perderanno la vita a causa di questa neoplasia.

Le proiezioni fornite dal Data Center WOCD riguardano Africa, Asia, Europa, America Latina e Caraibi, Nord America e Oceania. Secondo queste proiezioni, nel 2050 i maggiori incrementi percentuali di incidenza del tumore ovarico riguarderanno l’Africa (+131,9%) seguita da Oceania (+ 65,9%), America Latina e Caraibi (+62,2%), così come l’incremento percentuale della mortalità al 2050 riguarderà innanzitutto l’Africa (+142%), seguita da Oceania (+81,9%), America Latina e Caraibi (+78%). Molto più contenuti i dati relativi all’Europa dove le proiezioni al 2050 indicano un incremento dell’incidenza dell’8% e della mortalità del 19,2%.

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Di fronte a queste proiezioni senza precedenti la World Ovarian Cancer Coalition ha indirizzato un appello all’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – chiedendo di riconoscere il cancro ovarico come priorità sanitaria globale (il rapporto completo è consultabile in lingua inglese  al link https://worldovariancancercoalition.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-Global-Priority.pdf)

Cure centralizzate: criticità e proposte a confronto allo IEO di Milano

Da questi numeri preoccupanti prende il via il 3 Maggio prossimo a Milano il Convegno “La centralizzazione delle cure: criticità e proposte” organizzato in occasione della Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico da IEO con il patrocinio di Acto Italia (Alleanza Contro il Tumore Ovarico) e la Direzione Scientifica della Prof.ssa Nicoletta Colombo, Direttore del Programma di Oncologia Ginecologica IEO. Al centro del convegno, aperto a pazienti, caregivers e medici, un tema cruciale per la sopravvivenza e la qualità di vita delle donne colpite da questa neoplasia: la centralizzazione delle cure nei tumori ginecologici.

Si tratta di un nuovo modello di gestione della paziente che, in chiave multidisciplinare e multiprofessionale, copre l’intero percorso clinico dalla prevenzione alla diagnosi precoce, dalle terapie al follow up sino alla palliazione e agli interventi mirati alla qualità di vita. Il dibattito presenta i vantaggi di questo modello ma lascia ampio spazio alle criticità che le pazienti incontrano lungo il percorso di cura per permettere di identificare sia le opportunità che gli ostacoli e individuare le migliori strategie per implementare questo nuovo modello di assistenza ospedaliera in oncologia ginecologica.

Intervengono all’incontro,  aperto dalla presidente di Acto Italia Nicoletta Cerana e moderato dalla giornalista Lorella Bertoglio, Giovanni Aletti, Direttore Unità Strategie Terapeutiche Innovative  nel carcinoma ovarico IEO, Elisa Picardo presidente Acto Piemonte, Alessia Sironi presidente Acto Lombardia, Petra De Zanet presidente Acto Triveneto, Ilenia Cardamone presidente Acto Toscana, Annamaria Leone presidente Acto Puglia, Giovanni Gerosolima presidente Acto Campania e Annamaria Motta presidente Acto Sicilia.

L’incontro si terrà in presenza presso l’Aula Magna dell’Istituto Europeo di Oncologia – IEO a Milano e via streaming sulla pagina Facebook di Acto Italia e sul canale YouTube ActoonlusTV. La partecipazione è gratuita previa iscrizione a https://ems.mzevents.it/start/2235/it

Il tumore ovarico è ancora oggi uno dei “big killers” tra le neoplasie ginecologiche. Occupa il decimo posto tra tutti i tumori femminili (3%). L’elevata mortalità associata a questo tumore è attribuibile a molti fattori, tra cui una sintomatologia aspecifica e tardiva e l’assenza di strategie di screening validate che consentano di effettuare una diagnosi precoce, eccetto che per le donne con alterazioni dei geni BRCA1/2. Nel 2022 le nuove diagnosi di tumore ovarico a livello mondiale sono state 324.603. In Italia, nello stesso anno, si sono registrate circa 6mila nuove diagnosi e 3.600 decessi. La sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è del 43% (cfr “I numeri del cancro”, AIOM – Associazione Italiana di Oncologia Medica 2023).

 

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