di Sara Sedici
Come sappiamo, la Lombardia è entrata in zona gialla e questo permette la riapertura di musei e sedi espositive dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi.
Nonostante i mesi di chiusura forzata, le attività culturali, scientifiche e artistiche non si sono mai interrotte portando avanti progetti di restauro, riallestimento delle collezioni, programmazione di esposizioni temporanee, riorganizzazione dei servizi e attività di formazione e didattica.
Per questo motivo, le riaperture in città saranno fatte in modo graduale.
Si inizierà martedì 9 febbraio, con l’apertura di tutte le mostre allestite nelle sedi espositive e museali civiche. In particolare, vi segnaliamo: “Divine e Avanguardie. Le donne nell’arte russa” e “Prima donna. Margaret Bourke-White” presso Palazzo Reale, “Sotto il Cielo di Nut. Egitto divino” al Museo Archeologico e “QHAPAQ ÑAN – La grande strada Inca” al Mudec.
Da martedì 16 febbraio, sarà la volta di nuovo possibile riscoprire le collezioni permanenti dell’Acquario Civico, Castello Sforzesco, GAM|Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Moriggia|Museo del Risorgimento e Palazzo Morando|Costume Moda Immagine.
Infine, nella settimana dal 2 al 7 marzo, in concomitanza con Milano Museo City – ci svolgeranno diverse inaugurazioni, iniziative artistiche e culturali che segneranno la definitiva rinascita dell’arte nella nostra città.
“Le politiche culturali del Comune di Milano sono improntate innanzitutto alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio civico, attività che è stata programmata e svolta con grande impegno e capacità di progettazione da parte di tutte le direzioni nel corso di questi lunghi mesi di chiusura forzata – afferma l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno – per questo occorre salvaguardare la programmazione delle attività tuttora in corso in alcuni musei, che restituiranno alla città percorsi rinnovati e nuovi servizi. Ma occorre anche essere consapevoli che le esposizioni, che siano permanenti o temporanee, accompagnano i visitatori in un percorso di conoscenza personale e di crescita collettiva, quindi svolgono un servizio pubblico di grande valore per l’intera comunità. Ritengo pertanto imprescindibile tenere aperte le porte dei musei e degli spazi espositivi anche nel fine settimana, quando lavoratori, studenti e famiglie hanno la concreta possibilità di accedervi”.
Per accedere alle mostre potrebbe essere richiesta (anche se non obbligatoria) la prenotazione, soprattutto per evitare code e attese: vi consigliamo, quindi, di verificare le modalità di accesso per evitare spiacevoli inconvenienti.