domenica, Novembre 17, 2024
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Corso Buenos Aires: la futura, nuova pista ciclabile

Oggi iniziano i lavori in quella pulsante arteria che, a livello commerciale, risulta essere una delle più importanti di Milano. Infatti, in corso Buenos Aires prenderà corpo prossimamente una nuova pista ciclabile.

Si abbandonerà la semplice striscia di vernice gialla, che appare sull’asfalto, e che sin qui delimita lo spazio destinato ai ciclisti, per meglio proteggerlo in futuro grazie all’inserimento di un cordolo alto 17 centimetri e largo 50 centimetri circa per ogni lato del corso.

Si tratta di una modifica che appare necessaria, considerato che la presenza delle biciclette in corso Buenos Aires ha sfiorato negli ultimi mesi una media di novemila passaggi alla settimana. Purtroppo (per chi possiede un’auto), questo restyling avrà come conseguenza la sparizione dei parcheggi destinati alle macchine.

Non solo. Per il carico e scarico delle merci resteranno a disposizione soltanto sei stalli, mentre risultano riservati solo quattro posti per i disabili. I commercianti si sono già fatti sentire a quest’ultimo proposito e invitano le competenti autorità ad inserire posti in maggior numero a favore dei portatori di handicap.

Va pure menzionato che la pista ciclabile avrà una larghezza di due metri e ciò comporterà l’inevitabile restringimento dello spazio destinato alla circolazione degli automezzi. Inoltre, si provvederà ad allargare i marciapiedi piantumando, allo stesso tempo, diversi alberi che cresceranno in appositi rialzi.

Come procederanno i lavori ? Sono previste due fasi: la prima si concretizza con l’apertura del cantiere nei pressi di via Boscovich. La seconda, che riguarda l’ampliamento dei marciapiedi, inizierà nell’autunno di quest’anno per concludersi, così si prospetta, verso la fine del 2024.

E’ chiaro che questa novità viabilistica sta scatenando una serie di scontentezze o di compiacimenti. Gli automobilisti si dichiarano delusi da questa nuova impostazione, mentre pedoni e soprattutto ciclisti l’apprezzano perché l’altezza del cordolo terrà lontano dalla pista quei maleducati autisti che tentano di parcheggiare in spazi riservati alle due ruote.

I commercianti si dichiarano tutto sommato soddisfatti per l’installazione del cordolo, ma si lamentano energicamente, come già accennato, per i pochissimi posti destinati ai portatori di handicap, considerando i ben quattro chilometri di lunghezza della strada.

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