di Remo Righi…..
Come si fa a costringere certi giovani a rimanere in casa per evitare il coronavirus quando alcuni di loro continuano a sballarsi, utilizzando droghe meno care e più devastanti?
Per fortuna, stiamo parlando di piccole minoranze. Ma il fenomeno è in preoccupante crescita, perché sembra che nella nostra città stia circolando sempre di più una droga dagli effetti terribili.
Si chiama Cobret ed è chiamata la droga dei poveri perché costa poco e può essere assunta semplicemente inalando dei fumi prodotti da una sostanza che viene bruciata su della carta stagnola.
Il prodotto è fatto di scarti della raffinazione dell’eroina e crea una forte dipendenza fisica e psichica, oltre a provocare danni gravissimi ai polmoni, ai reni e al fegato.
La vice Sindaco e Assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, è giustamente preoccupata. La Polizia locale con i suoi interventi è riuscita ad effettuare l’arresto di un giovane, nella zona di Viale Monza, che aveva con sé tre involucri di una sostanza, appunto il Cobret, di colore marrone, con consistenza pastosa e inserita in sacchetti sottovuoto di oltre un chilo e mezzo.
Altre perquisizioni in un appartamento della zona hanno confermato l’esistenza di un locale in cui si realizzava questo micidiale composto che veniva tagliato con caffeina, fenicitina, e altre sostanze farmaceutiche.
Ma a Milano, circolano anche altre droghe non meno pericolose come lo shaboo che provoca irritabilità, pensiero e comportamento irrazionale, perdita di sonno, peso, appetito e aumento della pressione che può condurre all’ictus.
Anche in questi casi, la Polizia è intervenuta sia all’interno della Stazione Centrale che in zona Fulvio Testi e ha riguardato arresti di persone di varia nazionalità, cinese, egiziana e italiana.