di Carlo Radollovich
Ecco in sintesi le misure che saranno adottate per consentire agevoli ingressi in occasione dell’Esposizione del prossimo anno che, come giustamente si ritiene, attirerà un grande numero di turisti e di appassionati d’arte.
Verrà installata una nuova biglietteria per consentire ai visitatori un ingresso più celere, l’orario di apertura sarà rivisto per poter accogliere più persone (si ipotizza di aumentare il numero di ore da 11 a 15 e di procrastinare la chiusura sin verso mezzanotte), mentre un info-point sarà sistemato in piazza Santa Maria delle Grazie.
Inoltre, ci si avvarrà di un’area del convento, sin qui non utilizzata, per dare risposta alle mille informazioni richieste dai turisti e per effettuare la consegna dei ticket, necessari per l’ingresso, a coloro che avranno prenotato la visita.
Verranno poi organizzate precise e interessanti promozioni culturali relative al Cenacolo stesso, soprattutto per illustrare l’affresco a coloro che non avranno fatto in tempo a prenotarsi per la visita. Infatti, nel vicino palazzo delle Stelline, si potrà gradevolmente gustare la visione di una fedele copia dell’Ultima cena e accedere a diverse cognizioni storiche multimediali, imperniate sulla figura del grande Leonardo.
Certamente, il punto più delicato riguarderà il numero effettivo di ingressi al Cenacolo, tenuto conto che nel 2013 sono stati venduti oltre quattrocentomila biglietti e che la domanda è, di norma, ben superiore all’offerta (una precisa regola consente una visita di 30 persone ogni 15 minuti). E’ chiaro che l’Expo farà ulteriormente lievitare la domanda di ingressi e si dovrà conciliare questo ulteriore afflusso di persone con le specifiche regole che disciplinano l’ingresso: la temperatura dovrà essere sempre compresa tra i 20 e i 25 gradi, l’umidità non dovrà superare il 60 per cento, mentre un’apposita apparecchiatura vigilerà sull’inquinamento da polveri e impurità varie.
Tutto ciò dovrà ovviamente fare i conti con un maggior onere di spese, ossia il pagamento a quegli addetti che, tra l’altro, svolgeranno i propri compiti durante le ore notturne. Ma se ne discuterà in opportuna sede.
Vale la pena di ricordare che il Cenacolo venne dipinto sul muro del refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie tra il 1494 e il 1497, che rischiò di scomparire per sempre durante i bombardamenti del 1943 (il convento venne duramente colpito) e che la tecnica, adottata da Leonardo, purtroppo non consentì all’affresco di durare nel tempo. Ma grazie ad un complesso e certosino restauro, durato oltre vent’anni (dal 1978 al 1999), è stato possibile ripristinare l’opera del grande toscano. La conservazione del Cenacolo è pure assicurata da un’ingegnosa e valida applicazione : attraverso tre filtri, vengono immesse nel locale, in continuazione, correnti d’aria che raggiungono il 100% circa di purezza.