di Carlo Radollovich
Questo cortiletto è purtroppo poco conosciuto poiché la visita è riservata soltanto a coloro che accedono al Museo d’Arte Antica.
Si offre ai visitatori in modo assai suggestivo, grazie anche a certi muschi, cresciuti da anni in questo angolo, che possiedono spiccate tonalità di verde smeraldo. Esso deve il suo nome a una curiosa fontana in cotto, qui presente, sormontata da un drago visconteo.
La storia di questa fontana è poco nota. Va subito menzionato che a Seregno, in piazza Martiri della Libertà, è ubicata una fontana praticamente identica, con la sola eccezione del drago, recentemente rimosso. Diversi studiosi intensificavano i loro sforzi per poter dimostrare quale fosse l’opera originale e quale la copia. Ma è stato successivamente dimostrato che entrambe risultano essere copie.
Infatti, la fontana originale era stata realizzata dagli Sforza per il castello di Vigevano. Successivamente venne trasferita presso la fortezza di Bellinzona, in Ticino, e ora si trova, come acquasantiera, presso la Collegiata dei Santissimi Pietro e Stefano della città svizzera.
Quando Luca Beltrami iniziò a restaurare il Castello Sforzesco (1892), fece eseguire dei calchi che in seguito utilizzò per realizzare tre copie della fontana: quella del Castello Sforzesco, quella di Seregno e quella che si trova a Villa Mirabello, residenza di campagna dei Visconti, che ora appare seminascosta nel Villaggio dei Giornalisti, un quartiere della periferia nord orientale della nostra città.
Il Beltrami, nel 1898, sistemò la fontana a ornamento della Corte Ducale. Venne però smontata nel 1953 per essere collocata nel cortiletto ove tuttora si trova.
Nota singolare: il drago, nell’originale, non esisteva affatto. Venne fatto realizzare dallo stesso Beltrami, come si deduce da alcuni disegni a lui appartenuti.