sabato, Novembre 16, 2024
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CASCINA MERLATA: LONTANI RICORDI E ATTUALITA’

di Carlo Radollovich

Sono affiorati vecchi ricordi inerenti via Gallarate, quando su alcuni libri, riguardanti la storia della Milano di un tempo, ho visto descritto un mini-borgo, la Merlata per l’appunto, che comprendeva un ampio corpo centrale ospitante i contadini e due corpi laterali altrettanto vasti, destinati alle numerose stalle e ai fienili.

Costruita nel XV secolo, a forma di U, si trovava nei pressi di un’estesa boscaglia, rifugio non soltanto di parecchia selvaggina, ma anche di briganti. Due delinquenti in particolare, purtroppo famosi, (un certo Giacomo Legorino e il suo “socio” Battista Scorlino) rapinavano e uccidevano di preferenza quei viaggiatori, ritenuti più ricchi, che arrivavano dai passi alpini. Vennero alla fine catturati e giustiziati nell’anno 1566.

Oggi, sette imponenti torri cancellano ogni ombra del passato e ospitano i numerosi delegati dei Paesi ospiti di Expo. Ci si chiede: che fine faranno queste costruzioni quando l’Esposizione chiuderà ? Sembra già tutto programmato. Per i 700 alloggi a disposizione sarà previsto un affitto a prezzi calmierati a partire dal prossimo anno, con possibilità di riscatto. Non solo. Alle sette torri già presenti se ne aggiungeranno altre quattro.

Cascina Merlata, il primo quartiere a emissioni zero, sembra ricordarci i vecchi nomi dell’architettura che si impegnavano nei complessi progetti dei rioni popolari (vedi Piero Bottoni, giusto per citarne uno tra i più rappresentativi). Ma nelle sette torri è già stata espressa l’autorevole capacità creativa dei nuovi architetti di spicco come Mario Cucinella, pure noto come validissimo designer e vincitore del prestigioso premio internazionale MIPIM (Marché International des Professionnels d’Immobilier), e come Cino Zucchi, già professore ordinario di Composizione architettonica presso il Politecnico di Milano.

Insomma, le costruzioni di Cascina Merlata rappresenteranno un vero gioiello per chi ci andrà ad abitare, munite di teleriscaldamento a geotermia, wi fi, lavanderia comune, palestra in ogni torre, con prezzi d’affitto che si aggireranno sui 70 euro al metro quadrato. Si tratta di un gruppo di torri di marcata caratura, che potrà addirittura fungere da “incentivo” per il progressivo sviluppo, al passo con i tempi, di  una città importante come Milano.

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