Riceviamo una breve nota dal giornalista Nico Piro (Rai Tre) che riportiamo qui di seguito:
Come vanno le cose? Spero bene, almeno nel vostro privato (famiglia, salute, affetti) visto che il mondo sta girando male.
Come previsto in Ucraina non c’è soluzione militare, la guerra si è afghanizzata e gli opinionisti con l’elmetto di casa nostra hanno ormai dimenticato il conflitto. Sembra interessati solo il puntare l’indice contro chi parla di pace, seminando accuse di filo-putinismo come se piovesse (e purtroppo c’è la siccità). Al solito l’Occidente risolve i problemi irrisolvibili con l’oblio e al posto di essere contro tutte le dittature, riserviamo un trattamento di favore al dittatore turco e a quello saudita. Perchè sono dittatori buoni, evidentemente.
Gli indignados sartoriali sono impegnati a stracciarsi le vesti per la caduta del governo piuttosto che per la crisi economica, facendo intravedere i primi venti di quella terribile pratica che è la criminalizzazione dei poveri, quelli che soffrono per i prezzi alle stelle dell’energia (le bollette) e del cibo. Anche loro sono trattati da nemici della democrazia e amici di Putin perchè non riescono ad arrivare a fine mese.
Stiamo vivendo una delle estati più calde di sempre ma siamo pronti a dimenticarcene a settembre senza fare nulla per fermare la nostra autodistruzione. Diceva qualcuno – mi dispiace non citarlo ma non riesco a trovare l’autore – che siamo pronti a morire di capitalismo ma non a riformarlo.
Insomma tra guerra, crisi economica e cambiamento climatico siamo messi proprio bene…che facciamo? Io offro il mio contributo (in tv, sui social, con i libri, in mezzo alle persone) cioè quello di far ripartire il pensiero critico, il ragionamento, il confronto, il parlare che significa anche ascoltare. Almeno ci provo e sono felice di avere con voi un rapporto (che mi consente di portare avanti i miei progetti) e in voi un grande supporto.
Grazie di nuovo e sempre.
Un anno fa moriva Gino Strada
Un anno fa moriva Gino Strada, la cui voce oggi ci manca più che mai. Un guerriero della Pace. Un uomo che ha reso onore all’Italia (anche se molti hanno fatto finta di non accorgersene) in giro per il mondo. In suo ricordo, è uscito il libro che riportiamo qui sotto.