venerdì, Novembre 22, 2024
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Armida Barelli: una milanese presto beata

La grande educatrice nasce nella nostra città nel 1882 da una famiglia benestante. La stessa famiglia, pur non contestando i principi della Chiesa, si basa essenzialmente su una sorta di religione laica, a suo tempo ”divulgata” dal patriota Giuseppe Mazzini. Nei figli vengono inculcati i più ampi e sinceri valori risorgimentali.

Pertanto, sotto il profilo dell’educazione cristiana, Armida Barelli si presenta da adolescente completamente a digiuno. Ma la divina Provvidenza contribuisce ad aiutarla, tanto che iniziera’ a studiare presso l’Istituto delle Suore di Santa Croce a Menzingen (Canton Zug – Svizzera) e qui apprende, tra il 1895 e il 1900, molti elementi della spiritualità francescana.

Una decina d’anni piu’ tardi incontra padre Agostino Gemelli al quale fa presente che un suo fratello, studente in medicina, inseritosi in una loggia massonica, si dichiara lontano dalla fede. I due cercano di avviare con lui argomenti di elevata spiritualità e alla fine i loro sforzi vengono premiati.

Armida, sempre più convinta nel seguire da vicino gli insegnamenti di nostro Signore, e’ pronta ad entrare nel Terz’Ordine Francescano e ne fara’ parte a tutti gli effetti. Nel 1919, assieme a padre Gemelli, fonda il ramo femminile dell’Istituto dei Missionari della Regalita’ di Cristo.

Contribuira’ a fondare l’Azione Cattolica e il 7 dicembre 1921 la futura beata assistera’ alla nascita dell’Universita’ Cattolica che apre con due facolta’: Filosofia e Scienze sociali. Armida, oltre che co-fondatrice, ne diventa tesoriera. Contemporaneamente si impegna ad affermare i diritti a favore delle donne, del loro lavoro e relativa formazione.

Purtroppo, nel 1949, si ammala per una rara forma di paralisi bulbare. Perde l’uso della parola comunicando a fatica con gli occhi. E in quel tristissimo 15 agosto 1952, dopo aver ricevuto la visita di padre Agostino, lascerà per sempre parenti e correligionari scrivendo le seguenti parole: ”Accetto la morte, quella qualsiasi che il Signore vorrà’, in piena adesione al volere divino”.

Nel giugno del 2007 viene dichiarata venerabile da papa Benedetto XVI mentre nel febbraio del 2021 papa Francesco, avendo riconosciuto un miracolo per sua intercessione, apre la strada alla beatificazione.

La relativa cerimonia si svolgera’ nel nostro Duomo il 30 aprile di quest’anno e sara’ celebrata dal cardinale Marcello Semeraro, in rappresentanza di papa Francesco.


IL MIRINO

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