giovedì, Novembre 7, 2024
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AMARO STOP DEL FESTIVAL “LATINOAMERICANDO”

di Carlo Radollovich

Sono in molti coloro che ricordano con piacere questo simpatico festival, nato nel 1991 accanto al Castello Sforzesco per poi trasferirsi, dal 1997, di fronte al Forum di Assago.

Una vivace e gustosa manifestazione che sposava musica e cultura, con la finalità di promuovere tipiche espressioni di natura popolare e che era diventata un appuntamento fisso delle estati milanesi. Era stata creata dai coniugi Juan José e Franca Fabiani, con molta passione e apporto di quattrini, allietata da numerosi professionisti tra cui gli Inti-Illimani, José Feliciano, Sergio Mendes, Enrique Iglesias, Mercedes Sosa e numerosi altri.

Si esibivano orchestre assai qualificate che, al ritmo di merengue, salsa, cha-cha-cha e altre danze, sapevano catturare interesse e soprattutto instaurare allegria e divertimento tra i convenuti.

L’affluenza di pubblico, tra giugno e agosto, è sempre stata notevole. Si calcola che nel 1991 fossero presenti più di 40mila persone, nel 1992 60mila e, nel 1994, si raggiunse il record con 70mila persone circa.

Purtroppo, il festival 2014 rischia di essere l’ultimo.

E’ vero che, per il futuro, sono in fase di studio alcune manifestazioni legate al festival “Latinoamericando”, ma per ora si tratta soltanto di ventilate ipotesi. L’amara rinuncia da parte della signora Franca (il marito si era spento nel 2011) non dipenderebbe da problemi finanziari, ma da una sorta di stanchezza personale nel sostenere gli impegni assunti.

Vi è comunque da sottolineare che la prossima estate, da fine giugno a fine agosto, vedrà la luce la rassegna “International & Latin Fiexpo” nel Comune di Busto Arsizio (precisamente a Malpensa) da ritenersi del tutto staccata dal festival sin qui tenutosi, ma che, guarda caso, vede impegnati ai primissimi posti una coppia di italiani che aveva lavorato con incarichi di spicco nel “Latinomericando”. Si effettueranno sfilate, si organizzeranno danze folcloristiche e pure mostre. Come verrà accolta dal pubblico questa nuova rassegna ? Non si correrà il rischio di rimpiangere il vecchio festival che aveva riscosso simpatie e attrattive in un’atmosfera più che effervescente ?

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