domenica, Aprile 28, 2024
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Alda de Rios Rossi, strenua sostenitrice della Donna

Nasce a Padova nel 1878 e, ancora ragazza, mette in luce una straordinaria tendenza ad apprendere con facilità le lingue straniere. Proviene da una famiglia di estrazione borghese e non si lascia sorprendere dalle fatiche dello studio. Anzi, si impegna moltissimo durante il liceo e poi frequenterà la facoltà di lingue presso l’università di Padova, ove si laurea in letteratura francese con il massimo dei voti.

Ma vuole pure migliorare le proprie conoscenze del tedesco e perciò si reca in Germania, a Weimar, ove approfondisce anche le proprie nozioni di storia della musica. Più avanti conoscerà il simpatico dottor Rossi di Domodossola, con il quale simpatizza e avverte subito un’ampia sintonia su molti argomenti.

Si fidanzano presto, si sposano e la coppia mette al mondo tre figli. Purtroppo la loro unione, molto felice, si spezza con la morte di lui in giovane età. Con una numerosa famiglia da mantenere, Alda cerca subito lavoro e lo troverà a Milano, decidendo in fretta di trasferirsi nella nostra città.

Qui insegna lingue a ragazzi delle scuole superiori, li sa intrattenere anche sulla storia della musica ed esegue molte traduzioni, difficili, per ottenere un compenso più alto. La sua parlata in italiano, molto chiara e fluente, la facilita a entrare in contatto con gli ambienti culturali di Milano.

Diventerà presto conferenziera e in un’occasione avrà modo di conoscere Suzanne Noel, una francese entusiasta e dalle mille risorse, specializzata in chirurgia plastica. L’amicizia con lei si fa subito stretta e viene a sapere che Suzanne ha fondato a Parigi il “Club Soroptimist”, una speciale organizzazione di donne, famose e meno note, impegnate in diverse professioni, per promuovere i diritti umani e migliorare la condizione femminile.

Alda de Rios, contagiata da Suzanne, si impegna a sua volta per fondare anche a Milano lo stesso Club e ci riesce pienamente dopo aver ricevuto parecchi consensi da amiche e conoscenti. La finalità è in pratica una sola: promuovere, accanto agli ideali di libertà, quei valori che derivano dalla giustizia e dalla reciproca assistenza.

L’associazione femminile, come accennato, prende il via anche nella nostra città (1928) con la denominazione “Club Soroptimist Italiano”. Purtroppo, nel 1934, il Regime interviene e l’organizzazione è costretta a interrompere la propria attività.

Ma nel 1948 il Club può finalmente risorgere e la stessa Alda vedrà nascere altri Club in Italia. Infatti, prenderanno vita a Firenze, Roma e Bologna. Poco dopo, nel 1950, verrà eletta presidente fondatrice dell’ “Unione dei Soroptimist Italiani”. Si commuoverà profondamente.

Ammalatasi nel luglio del 1951, ci lascia per sempre a soli settantatre anni a novembre.

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