lunedì, Dicembre 23, 2024
spot_img

Al Museo Archeologico arriva “Le vie dell’acqua a Mediolanum”

di G.P.

Fino a domenica 31 marzo 2024, le sale espositive del Civico Museo Archeologico di Corso Magenta 15 ospitano la mostra “Le vie dell’acqua a Mediolanum“, che ricostruisce lo stretto rapporto di Milano con l’acqua.

Promossa dal Comune e realizzata dal Civico Museo Archeologico, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, con il contributo scientifico del Dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’Arte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la mostra illustra i molteplici usi e sistemi di gestione dell’acqua a Milano nel corso dei secoli e come questa preziosa risorsa sia stata determinante per la prosperità e lo sviluppo della città.

Il corpus della mostra si compone di oltre 300 reperti, tra cui oggetti d’uso quotidiano e di pregio come sculture, coppe, gioielli e affreschi, e un ricco apparato grafico composto da planimetrie, mappe, illustrazioni e fotografie.

Coppa in argento con scena di pesca. Da Lovere (BG), Fine II – inizi III secolo d.C.

Il percorso espositivo de “Le vie dell’acqua a Mediolanum” si snoda attraverso sette sezioni che ripercorrono in ordine cronologico le tappe cruciali dello sviluppo delle vie dell’acqua di Milano, dalle sue origini nel V secolo a.C. quando ancora era chiamata Medhelan, fino ad oggi.

La prima sezione della mostra, “L’acqua e le prime fasi urbanistiche della città“, è dedicata al ruolo dell’acqua nella configurazione del primo abitato e circuito murario, difeso da un fossato alimentato da corsi d’acqua. La seconda sezione, intitolata “Una risorsa da gestire: la regimazione dell’acqua a Mediolanum“, delinea invece l’accurata gestione dell’acqua da parte dell’amministrazione romana, con la costruzione di un capillare sistema di canalizzazione e una serie di pozzi per attingere all’acqua di falda.

Acqua e attività produttive a Milano” è il titolo della terza sezione della mostra, dove si sottolinea l’importanza delle risorse idriche per lo sviluppo delle attività produttive e commerciali in città, in particolare di quelle artigianali legate alla lavorazione della ceramica, dei metalli, dei tessuti e delle pelli. La quarta sezione, “L’acqua nella Milano della tarda età-imperiale“, si concentra invece sulla storia delle grandi Terme Erculee, costruite per volere dell’imperatore Massimiano alla fine del III secolo d.C., quando Milano fu scelta come residenza imperiale.

Rubinetto. Provenienza ignota, I-IV secolo d.C.

La quinta sezione “L’acqua nei contesti abitativi” si concentra sul ruolo dell’acqua nelle abitazioni private, non solo al mero scopo funzionale e di servizio, ma anche a fine ludico e ornamentale, nelle fontane e nelle vasche decorative dei giardini delle domus. La sesta sezione, intitolata “Sacralità dell’acqua“, illustra l’importanza dell’acqua come strumento di purificazione nei rituali funerari. Ed infine, la settima e ultima sezione “L’acqua dopo Mediolanum” è dedicata alla progressiva trasformazione della rete idrografica cittadina.

La mostra “Le vie dell’acqua a Mediolanum” è aperta tutti i giorni – tranne il lunedì – dalle 10 alle 17.30. Il biglietto è compreso nel costo d’ingresso al Civico Museo Archeologico: 5€ intero, 3€ ridotto, e gratuito per ragazzi sotto i 18 anni.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultimi Articoli