di G.P.
Fino a domenica 2 giugno 2024 le sale del MEET | Digital Culture Center ospitano la mostra collettiva “Forever Young: The Dorian Gray Syndrome” con i lavori di 12 artisti emergenti della scena nazionale e internazionale della Digital Art.
Curata da Maria Grazia Mattei, fondatrice e presidente di MEET, e Clement Thibault, direttore delle Arti Visive e Digitali presso il polo di innovazione culturale “Le Cube Garges” a Garges-lès-Gonesse in Francia, “Forever Young: The Dorian Gray Syndrome” si inserisce nel palinsesto di “Milan Longevity Summit – Riscrivere il tempo“, la manifestazione dedicata al tema dell’invecchiamento sano e della longevità.
La mostra propone infatti una riflessione sul ricerca dell’eterna giovinezza e dell’immortalità attraverso la tecnologia e sul rallentamento del processo di invecchiamento attraverso l’arte.
In esposizione si possono trovare i lavori di 12 giovani artisti digitali provenienti da tutto il mondo: Inès Alpha, Robbie Cooper, Rodrigo Gomes, Damara Inglês, Aaron Jablonski, Ethel Lilienfeld, Mauro Martino, David OReilly, Immersive Arts Space, Inès Sieulle, Esmay Wagemans, e Lu Yang.
La mostra si sviluppa in tre macro-sezioni che si intrecciano tra loro; la prima, intitolata “The Dorian Gray Paradox” sviluppa il tema della beautification, ovvero dell’uso della tecnologia per ritoccare e abbellire la propria immagine al fine di restituire una versione digitale di sé stessi migliore.
La seconda sezione, “The Digital Beyond“, tratta invece il concetto dell’immortalità e dell’esistenza oltre sé stessi; la terza ed ultima sezione, “The Digital Human”, si interroga sulle implicazioni etiche ed identitarie di trascendere i limiti dell’esistenza fisica attraverso la tecnologia.
“Forever Young: The Dorian Gray Syndrome” ospita una Sala Immersiva con un’installazione interattiva di Immersive Arts Space, dove l’immagine frontale di ogni visitatore viene catturata da una telecamera e, grazie all’apprendimento automatico, viene trasformata in pochi secondi in una figura tridimensionale e dinamica che viene proiettata in tempo reale sulle pareti della sala, andando a comporre una folla di individui immateriali, che si muovono e interagiscono tra loro per tutta la durata della mostra.
Chiude l’esposizione un lavoro di Mauro Martino, intitolato “L’Immortalità del Pensiero: la bellezza dell’intelligenza che non invecchia“, un progetto che è un inno alla saggezza e al contempo una riflessione sul fatto che non è l’età a definire la nostra essenza, ma il pensiero, la creatività e il desiderio di conoscenza che arde perpetuo dentro ognuno di noi.
La mostra “Forever Young: The Dorian Gray Syndrome” è aperta al MEET | Digital Culture Center di viale Vittorio Veneto 2, da martedì a domenica, dalle 15 alle 19. Prezzo del biglietto: 12€ intero, 10€ ridotto per giovani sotto i 25 anni e anziani sopra i 65 anni.