Da circa tre anni, la torre campanaria dell’abbazia era completamente occultata da impalcature resesi necessarie per la prevista ristrutturazione. E in questi giorni verranno smontati gli ultimi ponteggi, cosicché questo storico campanile (eretto nel 1320, ossia cento anni più tardi dalla consacrazione della chiesa), inizialmente sorto tra terreni paludosi, peraltro bonificati con molta cura da Bernardo di Chiaravalle unitamente a parecchi monaci cistercensi, tornerà a risplendere come un tempo.
Per la verità, non si noteranno cambiamenti significativi all’esterno rispetto al passato, ma le novità, davvero di spicco rispetto al passato, si potranno osservare all’interno della torre. Infatti, sono state progettate e realizzate robuste barre d’acciaio che, opportunamente combinate in una complessa struttura metallica, proteggeranno la torre stessa non solo contro i terremoti, ma anche contro folate di vento di notevole potenza.
Questa operazione del tutto speciale e’ costata parecchio, ma le spese sono state sostenute dal ministero dei Beni Culturali e dalla Fondazione Cariplo. E all’ombra di questo possente campanile si potrà, in compagnia di una ventina di monaci, andare alla ricerca di quei valori spirituali che la nostra città, dedita quasi completamente al lavoro e ad estenuanti ritmi di vita, avrebbe bisogno di riscoprire.
Ma segnaliamo altresì una interessante singolarità e cioè la scoperta che una parte vecchissima dell’intonaco della torre mette in evidenza: tracce di un colore vicine al rosso. Ciò starebbe a dimostrare che, originariamente, non fossero presenti solo mattoni a vista.
Concludiamo affermando che una particolare videocamera consentirà ai visitatori, quanto prima, di osservare la complessa struttura meccanica interna di cui si scriveva. I visitatori, nelle giornate di sabato e di domenica, potranno approfittare di interessanti tour presso l’abbazia con la presenza di una guida assai esperta.