di G.P.
Fino a domenica 31 marzo 2024, le sale espositive del Civico Museo Archeologico di Corso Magenta 15 ospitano la mostra “Le vie dell’acqua a Mediolanum“, che ricostruisce lo stretto rapporto di Milano con l’acqua.
Promossa dal Comune e realizzata dal Civico Museo Archeologico, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, con il contributo scientifico del Dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’Arte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la mostra illustra i molteplici usi e sistemi di gestione dell’acqua a Milano nel corso dei secoli e come questa preziosa risorsa sia stata determinante per la prosperità e lo sviluppo della città.
Il corpus della mostra si compone di oltre 300 reperti, tra cui oggetti d’uso quotidiano e di pregio come sculture, coppe, gioielli e affreschi, e un ricco apparato grafico composto da planimetrie, mappe, illustrazioni e fotografie.
Il percorso espositivo de “Le vie dell’acqua a Mediolanum” si snoda attraverso sette sezioni che ripercorrono in ordine cronologico le tappe cruciali dello sviluppo delle vie dell’acqua di Milano, dalle sue origini nel V secolo a.C. quando ancora era chiamata Medhelan, fino ad oggi.
La prima sezione della mostra, “L’acqua e le prime fasi urbanistiche della città“, è dedicata al ruolo dell’acqua nella configurazione del primo abitato e circuito murario, difeso da un fossato alimentato da corsi d’acqua. La seconda sezione, intitolata “Una risorsa da gestire: la regimazione dell’acqua a Mediolanum“, delinea invece l’accurata gestione dell’acqua da parte dell’amministrazione romana, con la costruzione di un capillare sistema di canalizzazione e una serie di pozzi per attingere all’acqua di falda.
“Acqua e attività produttive a Milano” è il titolo della terza sezione della mostra, dove si sottolinea l’importanza delle risorse idriche per lo sviluppo delle attività produttive e commerciali in città, in particolare di quelle artigianali legate alla lavorazione della ceramica, dei metalli, dei tessuti e delle pelli. La quarta sezione, “L’acqua nella Milano della tarda età-imperiale“, si concentra invece sulla storia delle grandi Terme Erculee, costruite per volere dell’imperatore Massimiano alla fine del III secolo d.C., quando Milano fu scelta come residenza imperiale.
La quinta sezione “L’acqua nei contesti abitativi” si concentra sul ruolo dell’acqua nelle abitazioni private, non solo al mero scopo funzionale e di servizio, ma anche a fine ludico e ornamentale, nelle fontane e nelle vasche decorative dei giardini delle domus. La sesta sezione, intitolata “Sacralità dell’acqua“, illustra l’importanza dell’acqua come strumento di purificazione nei rituali funerari. Ed infine, la settima e ultima sezione “L’acqua dopo Mediolanum” è dedicata alla progressiva trasformazione della rete idrografica cittadina.
La mostra “Le vie dell’acqua a Mediolanum” è aperta tutti i giorni – tranne il lunedì – dalle 10 alle 17.30. Il biglietto è compreso nel costo d’ingresso al Civico Museo Archeologico: 5€ intero, 3€ ridotto, e gratuito per ragazzi sotto i 18 anni.