Il 4 marzo scorso, se fosse stato ancora in vita, Lucio Dalla avrebbe compiuto ottant’anni poichè era nato a Bologna il 4 marzo 1943.
Lucio Dalla è stato cantautore, compositore, arrangiatore musicale e anche attore ed è scomparso il 1° marzo 2012 in Svizzera a Montreux, a pochi giorni dal compimento del suo 69° compleanno. I media hanno ricordato la storia di questo grande cantante, considerato uno dei più importanti e innovativi cantautori italiani. Mi viene in mente, una delle sue più belle canzoni quale è stata “4 marzo 1943”, canzone autobiografica, presentata al Festival di Sanremo del 1971.
Per riferire la vita artistica e non solo di Lucio Dalla si potrebbero riempire pagine e pagine circa la sua storia e il suo impegno, un grande artista diventato mitico per le sue particolari interpretazioni musicali.
Nei giorni scorsi i media hanno ampiamente rievocato la sua storia nei vari talk show televisivi, sulla carta stampata e non solo, proponendo la visione di filmati e canzoni da lui scritte e cantate.
Per me, oggi settantenne, e per le persone come me, che hanno ascoltato allora le canzoni di Lucio Dalla – diventato per noi il mitico Dalla -, allora c’era anche un altro grande artista: Lucio Battisti. Definito il genio musicale timido era nato il giorno dopo Dalla, ossia il 5 marzo 1943. Ambedue sono uniti da uno strano destino ovvero sono morti in piena carriera artistica, Battisti è morto a solo 55 anni il 9 settembre 1998.
Così Lucio Dalla, Lucio Battisti, Gianni Morandi, Albano, i Pooh e altri gruppi degli anni della nostra gioventù, gli anni ‘70 e ’80, ci hanno fatto sognare con le loro canzoni che hanno segnato ed accompagnato il nostro periodo adolescenziale e di gioventù e oggi li ricordiamo con affetto e nostalgia.
Perché parlare di Lucio Dalla? La risposta non è perché tutti ne hanno parlato ma perché desidero riferire oggi del sosia ufficiale di Lucio Dalla ovvero del signor Vito D’Eri. Tale nome a molti non dice nulla ma nell’ambito canoro è un nome importante in quanto lui era il sosia ufficiale di Dalla e in molte occasioni lo ha sostituito, oltre ad essersi esibito con lui in molti spettacoli.
Chi è Vito D’Eri? Il signor Vito D’Eri è un signore della classe 1956, nella vita professionale svolgeva il lavoro da imbianchino, ma è meglio definirlo un artista della pittura, in particolare d’appartamenti, per come svolge il suo lavoro nel decorare i locali lì dove prestava la sua opera. Per la cronaca il signor Vito ha pitturato anche l’abitazione bolognese di Lucio Dalla nonché quella presso le isole Tremiti.
Vito D’Eri oggi è a pieno titolo bolognese d’adozione e pisticcese di nascita. Arrivato a Bologna il 2 settembre 1980, giusto un mese dopo la tragica strage alla Stazione Centrale di Bologna del 2 agosto, in un momento particolare della storia della città, come tutti gli emigranti ha portato con se una valigia carica di speranza per migliorare la sua vita e carica anche di sogni sapendosi integrare nella nuova vita quotidiana bolognese.
Fatta questa presentazione adesso posso rivelarlo: Vito D’Eri è un mio vecchio amico di gioventù di quando entrambi vivevamo a Pisticci, in Provincia di Matera, dove conoscevo sua madre Maddalena, suo padre Francesco, le sue sorelle, il fratello Nicola e i nonni materni. Vito D’Eri è una persona che si è costruita da solo un poco alla volta vivendo a Bologna con la sua famiglia e per una serie di coincidenze è arrivato alla conoscenza personale con Lucio Dalla. Da quando si sono conosciuti, grazie alla loro somiglianza, è nata una autentica e profonda amicizia che un poco alla volta si è sempre più familiarizzata e si è interrotta solo con la scomparsa di Lucio Dalla.
Nel cuore di Vito D’Eri tale amicizia è rimasta sempre viva in lui e nella sua famiglia poiché è stata un amicizia che gli ha cambiato la vita anche se Vito è rimasto sempre una persona umile pur diventando famoso. Vito D’Eri, un poco alla volta, è entrato all’interno del mondo canoro, ha partecipato a molti spettacoli e talk show dove spesso era invitato a dare la sua testimonianza sull’amicizia e rapporto con il mitico Lucio Dalla.
Vito mi raccontava che il tutto è iniziato quando un giorno in via Ugo Bassi a Bologna, da un fiorista, un signore lo guardava attentamente e sorrideva, guardandolo in un modo quasi imbarazzante così Vito gli chiese perché mi guardi e sorridi? Il signore rispose: “Tu assomigli molto a Lucio Dalla, voglio farvi conoscere”. In seguito si sono presentati e quel signore era il cantante bolognese Luca Carboni.
Come riferisce ancora Vito fu di parola e lo mise in contatto con il segretario di Lucio Dalla. In occasione del concerto di Lucio Dalla svoltosi la sera del 12 agosto 1991 a Policoro, paese vicino a Pisticci dove Vito allora era in vacanza, egli venne invitato al concerto e incontrò così per la prima volta Lucio Dalla.
Vito riferisce: “Quando Lucio mi vide mi poggiò le mani sulle spalle guardandomi negli occhi come se si stesse specchiando e disse mamma mia, le nostre madri saranno state belle, ma ci hanno fatto quasi uguali”.
Grazie a tale occasione egli divenne il suo sosia ufficiale e da allora partì quella particolare amicizia e connubio artistico con Lucio Dalla. Senz’altro si può dire che la data del 12 agosto 1991 è stata la data che ha segnato una svolta nella vita di Vito D’Eri e che gli ha permesso di partecipare a diversi concerti dove molto spesso saliva sul palco a rappresentarlo, oltre che a cantare con lui.
Molti sono gli episodi di tale amicizia che si possono riferire, ne cito alcuni che Vito stesso mi ha raccontato.In occasione di una trasmissione televisiva Dalla aveva chiesto a Vito di partecipare però gli chiese di dimagrire un poco così Vito si è impegnato e perse quattro chili; un altro episodio è quello di una serata del Festival Bar ad Ascoli Piceno che lo mando sul palco per le prove poiché lui non voleva perdersi la partita di basket tra la Virtus Bologna e la Fortitudo, inoltre come non riferire della partecipazione su RAI 1 alla “Bella e la Bestia”.
Vito comunque ci tiene a riferire che l’amicizia con Lucio Dalla è stata un’amicizia vera e fraterna poiché Dalla lo considerava suo fratello minore, come quel fratello che lui non aveva avuto. Vito ricorda e si commuove ancora oggi quando riferisce l’incontro di sua madre con Lucio e la chiamò “mamma” inoltre Vito dice che Lucio verso le sue figlie era come un vero zio affettuoso e loro lo chiamavano zio mentre lui le chiamava le “Vitine”.
Ecco in breve un diverso racconto e riferimento della storia di Lucio Dalla e del suo sosia ufficiale Vito D’Eri.