di Ugo Perugini
C’è qualche rapporto tra i Vigili del Fuoco e l’Avis Milano, l’associazione per la raccolta del sangue? Sì, più d’uno. Anzitutto l’aspetto ideale, vista la grande generosità degli operatori di questo corpo e il loro spirito solidaristico. Ma poi anche il fatto che 70 anni fa i vigili del fuoco, oltre a donare per primi il sangue, iniziarono una collaborazione con Avis, per favorire la donazione anche nei periodi di guerra. Collaborazione che si è rinnovata nel tempo, anche in un’epoca come la nostra che sembra più propensa ai richiami individualistici ed egoistici. In realtà, cosa c’è di più intimo e personale che la donazione del sangue? Eppure, questo gesto ha anche un grande valore collettivo, visto che resta indistinto dal punto di vista della destinazione.
Alla conferenza stampa, dopo l’intervento del Comandante dei VV.FF. Ing. Barbieri, è intervenuto il Presidente Avis avv. Molla, che ha segnalato il sempre maggiore bisogno di sangue, anche in relazione alla riorganizzazione delle strutture sanitarie provinciali e regionali lombarde. I donatori a Milano sono 50.000 ma le trasfusioni richieste superano le 120.000. Per raggiungere l’autosufficienza a Milano occorrerebbero almeno 150 nuovi donatori ogni giorno! C’è bisogno, inoltre, di almeno 5000 unità di sangue da destinare al Niguarda che, tra gli ospedali, è quello che è meno autosufficiente sia perché nel presidio medico aumentano le trasfusioni su persone di età elevate (dai 61 ai 100 anni), sia per le patologie trattate (trapianti, ematologia, oncologia).
Di qui la necessità di una nuova e impulsiva campagna di sensibilizzazione, soprattutto nei confronti dei giovani. A sostegno dell’iniziativa, anche la ConfCommercio che con il suo Segretario Generale, dr. Costa, ha ricordato l’impegno della sua associazione che rappresenta un valore aggiunto particolarmente significativo nell’ambito della responsabilità sociale delle imprese.
Commosso e particolarmente sentito l’intervento conclusivo del Prefetto dr. Tronca, che in passato è stato direttore del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, e che ha ricordato l’impegno solidale di questo corpo nazionale, sempre in prima fila di fronte alle grandi tragedie che hanno colpito il nostro Paese, generosamente disponibile nel trasmettere i propri valori professionali e umani.
Doniamo il sangue
La campagna pubblicitaria, curata dalla Società The Beef, ha voluto puntare non solo sul concetto di altruismo, ma anche su quello dell’utilitarismo, visto che donare il sangue consente di avere un controllo medico, una visita cardiologica, un elettrocardiogramma, tutto gratuito, e… , dulcis in fundo, anche una prima colazione free.
Gli stessi donatori, saranno inoltre un po’ gli sponsor stessi dell’iniziativa perché sarà importante anche la loro attività di passaparola nel coinvolgere amici, vicini, conoscenti. Non dimentichiamo che anche fare il bene può essere contagioso! Insomma, l’intento è quello di far capire che donare il sangue fa bene alla salute perché è un’operazione di prevenzione ma anche al cuore, perché aiutare gli altri dà un altro significato alla nostra vita.