Sono stati ultimati i collaudi relativi alla prima mini-tratta della Linea blu e cioè le prime tre fermate riguardanti Linate aeroporto, Repetti e Stazione Forlanini. Si resta ora in attesa del nulla osta da parte del Ministero dei Trasporti e, se non si verificheranno contrattempi, dopo il 15 – 20 luglio potrà essere effettuato il viaggio inaugurale.
Le tre stazioni sono divise tra loro da circa quattro chilometri e su questo percorso sono già state eseguite prove con l’inserimento di diversi vagoni che hanno marciato qui per decine e decine di chilometri. La Commissione sicurezza ha rilevato che il tutto si è svolto con la massima regolarità e questo lascia ben sperare per quanto riguarda la possibilità di aprire i tornelli ai viaggiatori entro breve tempo.
Ovviamente, essendo previsto in questo tratto il congiungimento tra la stazione di Linate e la rete dell’alta velocità ferroviaria, si dovranno accertare in loco le perfette funzionalità d’aggancio. Ma ai cittadini interessa soprattutto conoscere quando l’intera tratta Linate – stazione San Cristoforo potrà essere finalmente percorribile.
Senza dubbio si sono verificati intralci che hanno fatto slittare gli originali piani d’attuazione della Linea blu. Basti pensare agli incresciosi rallentamenti dovuti alla pandemia nonché alla scoperta di interessanti reperti archeologici durante gli scavi. Ma ci si chiede se, per attivare complessivamente quindici chilometri di percorso, si debbano attendere altri tre anni per poter utilizzare la M4.
I paragoni con la celerità d’esecuzione da parte delle organizzazioni cinesi risultano spesso avventati, è vero, ma un certo raffronto, il più possibile “bonario”, deve farci riflettere. Rischiamo infatti, almeno nella specifica circostanza, di non poter nascondere il nostro imbarazzo e forse anche il nostro sconcerto.