sabato, Novembre 23, 2024
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75° anniversario della Repubblica Italiana

Il 2 Giugno si celebra il 75° anniversario della festa della Repubblica Italiana.

Questa festa nazionale civile ricorda molto le feste nazionali di altri Paesi come il 4 Luglio per gli Stati Uniti d’America, in cui si ricorda l’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1776, o il 14 Luglio per la Francia nel quale si celebra l’anniversario della presa della Bastiglia nel 1789. In Italia, invece, viene ricordata la giornata storica del referendum popolare del 1946. 

Roma, Palazzo del Quirinale, sede del Presidente della Repubblica

La mia riflessione non vuole ricordare semplicemente questa festa, ma riflettere sulla storia di questa data così importante. 

Si può senz’altro dire che tutto iniziò il 25 aprile 1945 quando, grazie alla lotta dei Partigiani, si concluse il tragico dominio del regime fascista. Molti di loro sacrificarono la propria vita, ma permisero di liberare l’Italia dal fascismo e dall’occupazione nazista con conseguente conclusione del secondo conflitto mondiale nel nostro Paese. 

La fine del fascismo lasciò l’Italia semi distrutta e, oltre che materialmente, occorreva ricostruire e riunire gli italiani che si trovavano divisi in due: da una parte monarchici legati ancora al regno dei Sabaudi e dall’altra parte i Partigiani della Resistenza che avevano combattuto affinchè l’Italia fosse libera. 

Palazzo Montecitorio sede della Camera dei Deputati

Il re Vittorio Emanuele III di Savoia decise di nominare il figlio, Umberto II, Luogotenente Generale del Regno d’Italia e, il 16 marzo 1946, decretò che la forma istituzionale dello stato fosse decisa mediante referendum. Successivamente, come aveva già fatto suo padre, abbandonò l’Italia. 

Si arrivò, quindi, al più importante referendum italiano nel quale si chiedeva di scegliere fra Monarchia e Repubblica, le cui votazioni si svolsero fra il 2 e il 3 giugno 1946. Secondo le cronache dell’epoca, i voti a favore della soluzione repubblicana furono circa due milioni in più rispetto a quella monarchica.

Palazzo Madama sede del Senato della Repubblica, lug. 2017

L’Italia divenne così una Repubblica e fu subito necessario iniziare un processo di cambiamenti istituzionali. Nella seduta dell’Assemblea Costituente del 22 dicembre 1947 venne approvata la Costituzione della Repubblica Italiana e l’articolo 1 dei Principi Fondamentali riporta:

”L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

Palazzo Chigi sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri

L’allora capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, all’entrata in vigore della Costituzione, assunse il titolo e le funzioni di Presidente, ma il primo Presidente della Repubblica eletto fu Luigi Einaudi che si insediò l’11 maggio 1948. 

La prima celebrazione della festa della Repubblica Italiana avvenne il 2 giugno 1947 e l’anno seguente, nel 1948, ci fu la prima parata militare che sfilò lungo la via dei Fori Imperiali a Roma. Con le celebrazioni del 2 giugno 1949, tale data venne dichiarata Festa Nazionale della Repubblica Italiana e così ogni anno si iniziò a ricordare la fine della monarchia e la nascita della repubblica. 

Roma l’Altare della Patria, dedicato al Milite Ignoto

A causa della crisi economica che colpì l’Italia agli inizi degli anni Settanta, però, l’allora presidente della Repubblica, Giovanni Leone, al fine di contenere i costi statali e sociali, con la legge n.54 del 5 marzo 1977 approvò la soppressione di alcune festività religiose e civili: così la festa della Repubblica, celebrata il 2 Giugno, e la festa della Vittoria della Prima Guerra Mondiale (oggi festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate), celebrata il 4 Novembre, vennero spostate alla prima domenica di giugno e alla prima domenica di novembre.

Milano ricorrenza del 2 giugno in piazza Duomo, 2015

Soltanto nel 2000 su volere dell’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che nel suo mandato presidenziale aveva dato nuovo impulso e valorizzazione ad alcuni simbolici e significativi momenti della nostra repubblica, il 2 Giugno tornò ad essere giorno festivo.  

Il presidente Sergio Mattarella rende omaggio al Milite Ignoto. 2 giugno 2020

Negli anni successivi tale ricorrenza è stata sempre celebrata tranne l’anno scorso quando, a causa del Covid-19, si è svolta in modo molto ridotta, con il Presidente Mattarella che insieme ad altre cariche dello Stato, rese omaggio presso l’Altare della Patria del Milite Ignoto. 

Le Frecce Tricolori su Milano, 25 maggio 2020

La settimana precedente, però, abbiamo potuto ammirare il passaggio delle Frecce Tricolori che solcarono i cieli d’Italia da nord a sud, lasciando la loro lunga scia tricolore come omaggio alle vittime del momento pandemico. In particolare, la mattina del 25 maggio, la Pattuglia Acrobatica delle Frecce Tricolore passò sui cieli di Milano sorvolando la città, il sud milanese, la bassa lodigiana e Codogno, luogo simbolo della prima ondata di pandemia. 

Milano la scia delle Frecce Tricolori vista da piazzale Accursio, 25 maggio 2020

Per questo 2021, invece, ci saranno molte celebrazioni, sia nei piccoli paesi che nelle grandi città, anche se si svolgeranno sempre nel pieno rispetto delle disposizioni anti contagio. A tale riguardo, un comunicato del Ministero della Difesa riporta: 

“Ci saranno solo le Frecce tricolori nel cielo di Roma il 2 giugno 2021 prossimo, niente parata lungo i Fori imperiali delle forze armate. Sarà un 2 giugno sobrio. L’orientamento del Ministero della Difesa è quello di una festa della Repubblica molto ristretta, senza persone per strada e senza ospiti nelle caserme italiane”.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come ogni anno, mercoledì mattina deporrà la corona d’alloro presso l’Altare della Patria, mentre nella serata, nel Cortile d’Onore del Quirinale, terrà un discorso di fronte alle diverse cariche dello Stato e a un gruppo di studenti delle scuole italiane. 

Il presidente Sergio Mattarella

Buona festa della Repubblica a tutti!

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