di Antonio Barbalinardo
Dopo una lunga serie di dibattiti nelle commissioni consiliari e municipali, con anche contestazione di alcuni comitati spontanei di cittadini, il progetto è stato rivisto ed ha ottenuto così il via libera sia dalla Sovrintendenza sia dal Municipio 8 arrivando all’accordo finale e all’approvazione del nuovo progetto dell’insieme del parco dedicato al Giardino dei Giusti di tutto il mondo del Monte Stella, dove il precedente progetto fu inaugurato nel 2003.
I lavori di riqualificazione sono stati portati avanti dall’Associazione Giardino dei Giusti di Milano, così nella mattinata di domenica 6 ottobre c’è stata la cerimonia inaugurale per l’apertura della nuova area del memoriale dei Giusti.
Il nuovo spazio ben armonizzato nel suo insieme è stato inaugurato alla presenza di moltissimi cittadini, associazioni e rappresentanti delle diversi religioni. In rappresentanza della Regione Lombardia era presente il sottosegretario Alan Rizzi, erano anche presenti l’Europarlamentare Pierfrancesco Majorino, la consigliere regionale Carmela Rozza, la consigliera comunale Diana De Marchi con i consiglieri Alessandro Giungi, Basilio Rizzo, Rosario Pantaleo, il Sindaco di San Donato Milanese Andrea Checchi, il Presidente del Municipio 8 Simone Zambelli, con gli Assessori Municipali Enrico Fedrighini, Fabio Galesi, Giulia Pelucchi e il consigliere municipale Ermanno Gargano, era presente anche il rappresentante dell’ANPI milanese Roberto Cenati.
La presentatrice della cerimonia dopo una breve introduzione ha ringraziato i presenti e in particolare quanti hanno consentito al risultato finale del progetto così oggi lo si inaugura ed ha presentato la senatrice Liliana Segre.
La testimone particolare e ospite d’onore Liliana Segre nel suo intervento di testimonianza ha detto: “E’ molto facile essere indifferenti, o dire io non c’ero o non ho visto. Così come lo si è oggi quando vediamo un adulto dare un calcio ad un bambino e rimanere indifferenti. I Giusti, allora non sono rimasti indifferenti. Anche oggi ci sono dei Giusti che intervengono e non restano indifferenti a quanto succede”. Liliana Segre nel suo intervento ha fatto riferimento anche alle due famiglie che l’hanno accolto dopo che lei è ritornato dal campo di concentramento in Italia ed ha concluso il suo intervento riferendo: “I giusti sono un dono che ha ricevuto l’umanità intera”.
Conosciamo la storia di Liliana Segre, mi sembra giusto riportarla in breve; Lei è una superstite dell’Olocausto ed è ancora un attiva testimone della Shoah italiana. L’allora giovane Liliana Segre, con l’emanazione delle leggi razziali fasciste del 1938 e la conseguente persecuzione degli ebrei italiani, fu a solo tredici anni, il 30 gennaio 1944 deportata dal binario 21 della stazione Centrale di Milano al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau insieme a suo padre dove lì fu subito separata da lui e le fu marchiato sull’avambraccio il numero di matricola 75190 e messa ai lavori forzati presso la fabbrica di munizioni e dopo oltre un anno fu liberata dall’Armata Rossa il primo maggio 1945.
Riprendendo la cronaca della cerimonia, sono seguiti gli interventi del Presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolè e dell’assessore all’ Urbanistica e Aree Verde Pierfrancesco Maran.
Il Presidente Bertolè ha riferito: “Questi Giusti nei loro nomi riportati qui erano delle persone normali che hanno fatto un passo avanti e non sono rimasti indifferenti”.
Mentre l’Assessore Maran ha detto: “Questo è un luogo vivo aperto a tutti, serve ad integrare e oggi si può stare in questo luogo di testimonianza per tutti e in particolare per le nuove generazioni ed è un luogo che acquisisce nuova vita”.
Sono inoltre seguiti gli interventi di Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, di Giorgio Mortara, vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Ucei e di Marco Rasconi, della commissione di Beneficenza della Fondazione Cariplo. Gabriele Nissim ha detto “Esiste un fattore del male e un fattore del bene, questo luogo vuole essere il luogo del pensiero e della responsabilità, questo giardino deve essere un luogo dove gli insegnanti con i bambini fanno domande e che allerta la loro coscienza e conoscenza. Non ci si salva da soli ma tutti insieme attraverso il dialogo, il pensiero di tutti e dell’amore”. Nissim ha concluso il suo intervento nel riferire che il Giusto non cerca la fama o la notorietà e questo luogo aperto a tutti è molto importante per la cittadinanza.
Sono seguiti così gli altri due interventi, dove è seguita subito dopo la cerimonia del simbolico taglio del nastro tricolore da parte della senatrice Liliana Segre insieme ad alcuni bambini e i diversi rappresentanti istituzionali che hanno partecipato alla cerimonia inaugurando ufficialmente la nuova area del Giardino dei Giusti del Monte Stella.
Va detto che per tutta la giornata ci sono stati diversi momenti d’incontro nei diversi spazi allestiti con laboratori per i bambini, musiche e visite guidate.
Va inoltre riferito che nel pomeriggio c’è stata anche la visita alla nuova area dei Giardini dei Giusti da parte dell’Arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini.