di Carlo Radollovich
Tra fine settembre e inizio ottobre comincia per i cervi una stagione del tutto particolare: quella degli amori. Si fanno più audaci e, incuranti dei molti pericoli a cui possono andare incontro, i maschi si spingono spesso verso la pianura, addirittura in prossimità dei centri abitati.
E’ il caso, in queste giornate autunnali, delle valli situate alle spalle di Varese, ove risuonano, durante la notte e pure alle prime luci del giorno, sonori e vibranti bramiti che possono far accapponare la pelle alle persone che non hanno mai udito simili richiami amorosi.
Se un tempo questi “canti” potevano essere ascoltati solo nelle valli del Trentino o ai confini con la Svizzera a nord di Aosta, ora è possibile trasferirci nelle vicine Valganna o Valcuvia per poter assistere alle curiose esibizioni dei cervi che sorprendono e incantano. Una vera chicca per tutti gli appassionati e gli amanti della natura.
Purtroppo, mancando dei necessari freni inibitori in queste specifiche circostanze, essi tentano talvolta di attraversare strade trafficate causando incidenti. E pochi giorni fa, sulla tangenziale di Varese, un cervo è andato a sbattere contro un’auto, quasi distruggendo il veicolo e rimettendoci la pelle.
Gli esemplari presenti si contano ormai a centinaia e il loro numero è da alcuni decenni in piena espansione. Perciò, si farà presto un censimento e i dati raccolti saranno comunicati all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.