di Donatella Swift
Sta suscitando non poche proteste a Napoli la “soluzione” adottata da un Liceo del quartiere Vomero, uno degli istituti più prestigiosi della città partenopea. Ed il motivo non è semplice: a quanto risulta il numero degli studenti iscritti è nettamente superiore rispetto alla capienza della scuola, che prevede 48 aule a fronte delle effettive 53. Il risultato è stato inevitabilmente la formazione di classi pollaio, cui per il momento la scuola ha pensato di porre rimedio con l’organizzazione di uscite extra scolastiche, sportive e non, anche gite al mare. Allo stato attuale non si sa ancora se questa soluzione sia temporanea o se sarà adottata in maniera definitiva; resta comunque il fatto che al liceo l’anno scolastico sia iniziato tra le polemiche e le proteste. Non a caso sono stati chiamati degli ispettori scolastici che dovranno verificare se tra un “si dice” ed un altro i ragazzi stiano facendo lezione. Tra le varie attività ricreative previste figurano anche tour in spiaggia, che a settembre hanno ancora il loro perché, ma anche visite presso un club con piscina ed a Villa Floridiana per giocare a frisbee, mentre nell’edificio pare che molti ragazzi siano costretti a fare lezione assiepati nei corridoi.
Secondo Gennaro Capodanno, presidente del comitato ex allievi liceo, si sarebbe potuta “abolire la cosiddetta settimana corta, spalmando l’orario su sei giorni invece che su cinque; adottare, laddove strettamente necessario, il doppio turno; chiedere ospitalità a qualche altra scuola posta nei dintorni; nel frattempo, cercare una nuova sede per una succursale”. Lo stesso Capodanno ne ha anche per i docenti della scuola in quanto, a suo modo di vedere, essi si sarebbero schierati con i ragazzi senza prendere una decisione collettiva.