La scorsa settimana (21 luglio) annotavamo su “IlMirino” che il progetto Navigli si trovava ancora nel “campo delle cento pertiche”.
L’informazione era inesatta perché ora il nostro Sindaco riferisce che il piano potrebbe divenire realtà. E incredibilmente si prefigura che su un totale di otto chilometri di Navigli, se ne potranno scoperchiare due entro l’anno 2022.
Sembrerebbe semplicemente un sogno per noi cittadini (con tutte le magagne che potrebbero eventualmente sorgere), ma, a quanto pare, ci sarebbero addirittura tutte le condizioni affinché Milano possa ulteriormente proiettarsi verso il futuro (?)
La polazione milanese potrebbe essere interpellata al riguardo approfittando eventualmente della consultazione sull’autonomia regionale del prossimo 22 ottobre. Ma Beppe Sala ci indica che i tempi sono troppo stretti e che comunque sarà il Consiglio comunale a decidere in proposito.
E i fondi necessari per realizzare un’opera tanto complessa? Si ipotizza di prelevare un primo importo di 150 milioni di euro (su un totale di 500 stimati) attingendolo al conto capitale, mentre sono ancora da accertare gli effettivi contributi che potrebbero arrivare dall’Europa.
E così, tra un anno, dovrebbero partire i primi lavori relativi a due chilometri per far scorrere l’acqua in superficie, lavori che dovrebbero concludersi entro il 2022, come si accennava. Si ipotizzano tre importanti cantieri. Il primo partirà da Cassina de’ Pomm (Martesana) per dirigersi verso via Carissimi in zona Carbonari. Il secondo andrà dalla Conca dell’Incoronata a San Marco, mentre il terzo partirà da via Francesco Sforza per terminare al Policlinico.
Il sindaco Sala afferma che, per quanto riguarda l’opera, “Si può e si vuole fare”, mettendo in luce tutto il suo desiderio di vedere eliminate centinaia di tonnellate di cemento che soffocano i corsi d’acqua cittadini. Ma sussisteranno tutte le condizioni, logistiche e finanziarie, per un disco verde relativo ad una operazione tanto onerosa?
