Grazie a strumentazioni affidabili, che vengono prese in considerazione dai primi del Novecento in poi, è possibile rilevare le punte di caldo che affliggono il nostro pianeta negli ultimi decenni e non solo. Infatti, come sappiamo, l’andamento medio annuale delle temperature sulla Terra, è in costante e continua ascesa.
E’ sufficiente dare un’occhiata alle varie statistiche per renderci conto della calura che riduce via via la consistenza dei ghiacciai, mentre al Polo Sud la calotta antartica va progressivamente anche se lentamente riducendosi.
Si riteneva che il giorno più caldo fosse già stato raggiunto il 3 luglio di quest’anno con una temperatura media pari a 17,01 gradi Celsius. E invece no. Il 4 luglio, la colonnina ha registrato un ulteriore aumento sino a raggiungere i 17,19 gradi.
Questo elevato numero è il frutto dei rilievi eseguiti in Cina nonché presso alcune aree in cui il grave fenomeno de “El Nino” si sta affacciando. Ma sono numerosi gli istituti che misurano e valutano questa anomalia, ai quali si aggiungono particolari sonde e pure satelliti artificiali.
E anche il nostro Consiglio Nazionale delle Ricerche soppesa scientificamente le misurazioni effettuate e le considera come segnale davvero negativo per la vita del nostro pianeta. Queste temperature medie, sin qui mai osservate a livello mondiale, tengono ovviamente in considerazione anche quei picchi massimi che si registrano in varie superfici, come ad esempio i 57 gradi riscontrati sul territorio libico o anche i 56 gradi registrati nella Death Valley (Stato della California).
Infine ancora una considerazione: le analisi relative ai diversi strati di ghiaccio dell’Antartide rivelano una concentrazione sempre più crescente di anidride carbonica, …mentre in Italia siamo in attesa di ricevere momenti di caldo insopportabile proveniente dall’Africa, che ci tormenterà non poco…