martedì, Dicembre 24, 2024
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Vorrei una scuola con i suoni del mare

di Antonio Barbalinardo

Locandina del convegno.
Locandina del convegno

Venerdì 31 gennaio scorso, presso l’Auditorium del Centro Scolastico Gallaratese di via Natta 11, a Milano, si è svolto un interessante convegno, organizzato dall’Istituto Comprensivo Scolastico via Pareto, da Insieme per la Musica 2020, dalla Sezione territoriale di Milano della Società Italiana per l’Educazione Musicale e dall’Associazione I Care education per presentare il libro di Gianni Nuti, professore, pedagogista e musicologo, “Vorrei una scuola con i suoni del mare” – Due giorni a Stigliano a colloquio con Luigi Berlinguer. Ha partecipato Luigi Berlinguer già Ministro della Pubblica Istruzione, nonché docente universitario, politico e accademico italiano.

Gianni Nuti nel suo libro riporta una sintesi delle riflessioni maturate nei momenti d’incontro tra lui e il personaggio politico e culturale del nostro tempo: Luigi Berlinguer, col quale ha scoperto d’avere molti punti in comune.

L’apertura del convegno è stata preceduta dall’esibizione di alcuni gruppi musicali della Rete Musicale che hanno reso bella, entusiasmante, armoniosa e coinvolgente la partecipazione sia delle rappresentanze scolastiche che del pubblico presente.

A. L. Rossi moderatore del convegno
G. Nuti, L. Berlinguer e A. L. Rossi moderatore del convegno

Dopo Angelo Lucio Rossi, coordinatore e dirigente dell’Istituto Comprensivo Scolastico di via Pareto e Presidente della Rete Insieme per la Musica 2020, ha commentato alcuni brani riportati nel libro ed ha avviato il convegno interloquendo con l’autore Gianni Nuti e Luigi Berlinguer a cui è dedicato il libro. Molti sono stati gli spunti e le riflessioni che si sono sviluppate nel corso degli interventi sia dell’autore che di Luigi Berlinguer che riferendosi a Heros ha specificato non è inteso l’amore come lo intendiamo noi, ma come personaggio e concetto di Platone quale forza e bellezza.

Intervento di Luigi Berlinguer
L’intervento di Luigi Berlinguer

Nelle diverse riflessioni di Luigi Berlinguer non sono mancate alcune spontanee ovazioni con lunghi applausi da parte dei moltissimi studenti in particolare quando ha detto che l’Autorità scolastica non dovrebbe essere autoritaria e non bisognerebbe tenere i ragazzi fermi al banco in un aula, ma renderli più liberi, pur consapevoli che ci deve essere un impegno, e l’impegno è parte del lavoro e comporta fatica, ma la fatica non dovrebbe essere gravosa, ma essere gradevole; inoltre si dovrebbe pensare a un Tempo Scuola più lungo, anche fino a tardi, ma con attività non solo didattiche, ma anche attività pratiche e ricreative, un tempo scuola inteso come scuola aperta.

Il musicologo e pedagogista Gianni Nuti ha riferito di una scuola che respira e deve essere aperta al territorio, un scuola che deve ancora cambiare, una scuola che respira con il territorio circostante che ha comunque bisogno del territorio. Ha inoltre riferito che la scuola non deve essere solo il quadrilatero che la costituisce, ma una scuola aperta dove c’è ancora da affrontare il tema dell’autonomia scolastica, rimasta lettera morta ed è un problema ancora di ampio dibattito. Riferendosi a Luigi Berlinguer ha detto che lui è stato senz’altro uno dei migliori Ministri che si sono susseguiti nel nostro tempo.

 

Il pubblico presente al convegno
Il pubblico presente al convegno

Il già ministro Luigi Berlinguer alla fine del suo intervento agli studenti ha parlato dell’importanza dello studio che bisogna studiare bene poiché, senza lo studio, non c’è nulla e non si ottiene niente.

Il consegno si è chiuso con alcuni interventi dei rappresentanti scolastici.

 

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