Oltre un anno fa, in vista dell’Expo, avevamo rilanciato un progetto di valorizzazione di piazzale Accursio, cullato da tempo dopo l’abbattimento delle strutture della gloriosa Alfa Romeo, nel contesto dell’azione della Fondazione Carlo Perini per riqualificare le aree periferiche milanesi. Pensavamo che potesse rappresentare una prima grande occasione di valorizzazione delle numerose piazze cittadine di prima periferia, una volta coerentemente inserite nel disegno dei primi piani regolatori del XX secolo e oggi ridotte a puri snodi viabilistici..
Proponemmo allora di spostare in Piazzale Accursio la grande scultura del “Cavallo di Leonardo”, oggi all’Ippodromo San Siro, per darle adeguata visibilità, installandola lungo una direttrice di accesso alla Città e all’area espositiva.
Sottolineammo con forza la bontà della nostra proposta in considerazione che proprio in questa piazza, sull’area storica dell’ex Tiro a Segno, sorgerà la nuova sede del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, che rappresenta la nazione che ci ha donato la statua. L’antico Poligono della Cagnola fu progettato nel 1903 e finito di costruire nel 1906. La palazzina, per le sue caratteristiche architettoniche, è una rara costruzione storica in stile “liberty”. Il Tiro a Segno si salvò dalla distruzione bellica durante i bombardamenti del 1943, che colpirono la vicina fabbrica dell’Alfa Romeo/Portello. Per ora l’area è stata bonificata con l’abbattimento della ex palestra che, per un secolo, aveva ospitato la benemerita Società Sportiva Mediolanum.
In merito allo spostamento del Cavallo, l’Amministrazione comunale ci rispose che l’operazione avrebbe comportato una spesa non sostenibile dalle casse comunali. Allora, provammo a coinvolgere il Consolato Americano, che si interessa istituzionalmente alla integrità dell’opera, ma i ritardi e le cautele nella sistemazione del loro sito per il Consolato comportarono lo slittamento dei tempi per la valutazione della proposta.
Invece, è di questi giorni la notizia del recupero dell’“Astronave”, l’ex stazione di servizio di Piazzale Accursio voluta da Enrico Mattei e realizzata negli anni cinquanta dall’arch. Mario Bacciocchi, da anni abbandonata. Oltre a rioccuparsi di auto e motori, gli acquirenti sembrano intenzionati a far nascere un ristorante che verrebbe gestito da Carlo Cracco, uno degli chef italiani più in vista.
È storia antica che i finanziamenti privati arrivano sempre più rapidamente e inesorabilmente condizionano le decisioni pubbliche. Ma, poiché spesso ci azzeccano, mettendo sulla bilancia anche la vicina apertura di una fermata della linea 5 del metrò, osiamo sperare che, con contributi di tal genere, il nostro Piazzale Accursio/Portello venga adeguatamente valorizzato per i suoi non casuali pregi storici e culturali, e premiato con una bella statua, come peraltro meriterebbero tante piazze milanesi, come avviene nelle grandi città europee. Magari, coinvolgendo gli studenti delle Accademie di belle arti milanesi.
di Alessandro Cornaggia
Fondazione Carlo Perini-CPM