giovedì, Dicembre 19, 2024
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UNICREDIT: MILANO SI LASCIA FOTOGRAFARE

di U.P.

Dalla Torre UniCredit, una Milano vista dall’alto, una foto di 150 Gigapixel, realizzata con 40.000 scatti a 360°. La terza fotografia più grande del mondo. Visitate www.MilaInSight.it e scoprite i luoghi ai quali siete più affezionati

Qualcuno potrebbe fraintendere, pensare cioè che la realizzazione di UniCredit sia un’altra versione di Google Map. Non è assolutamente così. L’idea della grande banca è stata quella di approfittare della sua altissima torre (218 metri) per immortalare la nostra città da una posizione privilegiata ma cercando contemporaneamente di darle un’anima, di lasciar parlare la gente che ci vive.

Infatti, insieme alle immagini sono previsti undici percorsi narrativi riguardanti l’arte, la cultura, la storia, il cibo, lo sport, le tradizioni, gli aneddoti che potranno essere arricchiti dai contributi di tutti i cittadini, attraverso un meccanismo di social flow, cioè un flusso continuo di informazioni. A questo proposito è stato previsto anche un concorso “Racconta la tua Milano” che premierà i contenuti (testi e immagini) più significativi.

UniCredit, come ha detto il Vice Direttore Generale, Paolo Fiorentino, vuole essere una istituzione a fianco della gente, non isolarsi in una grandeur, che sarebbe giudicata inadeguata. Lo dimostra anche l’apertura al pubblico nei fine settimana che ha avuto un grande successo (registrando una media di oltre 3500 visitatori che sono saliti sulla torre) e l’idea di piazza aperta a tutti che prenderà sempre più corpo con l’apertura del grande Pavilion.

Naturalmente per costruire una piattaforma di contenuti digitali di qualità occorrevano contributi di alto livello. Infatti, all’iniziativa hanno aderito anche un’istituzione culturale importante quale il Touring Club, che dispone di un ampio archivio storico, e Alinari, altro marchio famoso che conserva un enorme patrimonio fotografico.

Altro contributo importante è quello di Canon, azienda da oltre 80 anni presente sul mercato mondiale, che ha curato la parte tecnica e riservato ai vincitori del concorso segnalato sopra delle macchine fotografiche Canon EOS 7500, oltre all’instagrammer Simone Bramante, noto come Brahmino, che curerà i rapporti con gli utenti della rete, forte dei suoi oltre 600.000 followers.

Giangiacomo Schiavi, Vice Direttore del Corriere della Sera, ha accennato, infine, alla crisi del giornalismo, all’avvento del citizen journalist, alla concorrenza dei mezzi tecnologici ai quali si può far fronte solo fornendo un’interpretazione più umana e più vera dei fatti, dando voce e spazio ai quartieri, ad esempio, che restano ambiti ancora vitali nel territorio urbano e dove è possibile trovare  e valorizzare l’identità più autentica di una città.

 

 

 

 

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