domenica, Ottobre 5, 2025

Un ricordo su Bruno Pizzul famoso telecronista RAI

Il 5 marzo scorso all’ospedale di Gorizia è venuto a mancare il telecronista sportivo Bruno Pizzul, prossimo al suo 87º compleanno, che è stato uno dei più importanti giornalisti sportivi italiani del recente passato, la massima voce tra i telecronisti della Rai.

Bruno Pizzul era nato a Udine, l’8 marzo 1938, friulano doc, il suo ultimo periodo di vita l’ha vissuto nella sua terra a Cormons e lì è stato tumulato nel cimitero locale.

S’intravede Pizzul, Scuola Elem. via Magreglio, 19.9.92

Perché dedicare un articolo al friulano Bruno Pizzul?

La risposta sta nel fatto che la vita familiare di Bruno Pizzul si è svolta nel territorio del Municipio 8 e quella professionale negli studi RAI di corso Sempione inoltre faceva parte della Parrocchia Santa Maria di Lourdes e per questo motivo i familiare a quasi un mese della sua scomparsa hanno desiderato ricordarlo nella sua ex parrocchia facendo celebrare la Santa Messa nel suo ricordo.

Bruno Pizzul con la sua bicicletta

Pur non avendo conosciuto di persona Bruno Pizzul, ho desiderato dedicargli un articolo perché come tutti gli italiani l’abbiano conosciuto dallo schermo televisivo e ci siamo affezionati alla sua persona e alla sua inconfondibile voce. Inoltre ho un altro motivo in quanto ho una grande stima e affetto per i friulani poiché nel 1975 ho svolto il servizio militare presso la famosa Caserma Pio Spaccamela di Udine, lì ho conosciuto e compreso meglio il modo di essere dei friulani quasi caratterialmente come i lucani, mia terra d’origine. Così ho avuto una grande attenzione e rispetto per i friulani anche perché lì nel Friuli ho scoperto che mio nonno “Il soldato Barbalinardo Francesco”, nel 1917 era deceduto a Visintini il 25 maggio 1917 e seppellito al secondo gradone del Sacrario Militare di Redipuglia, lì è riportata la sua lapide.

In seguito la mia vita milanese è iniziata alla fine del 1977 e con la nascita dei figli ho frequentato e vissuto l’ambiente scolastico, così casualmente nel 1992 ho avuto occasione di conoscere il giovane Fabio Pizzul, allora ero Presidente del Consiglio di Circolo della Suola Elementare De Rossi di cui anche il plesso di via Magreglio era parte del Circolo, allora fu deciso di dedicare l’intitolazione di tale plesso a Vittorio Bachelet, già professore universitario, dirigente dell’Azione Cattolica e vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura e come è noto il 12 febbraio 1980, fu assassinato dalle Brigate Rosse. Pertanto il 19 settembre 1992 organizzammo la cerimonia dell’intitolazione del plesso alla presenza di alcuni rappresentanti istituzionali, Direttori didattici e Presidi, fu invitato anche Fabio Pizzul quale Responsabile dell’Azione Cattolica Giovani di Milano. Ricordo che durante il momento di introduzione degli ospiti nel presentare Fabio Pizzul dissi: “E’ presente con noi Bruno Pizzul” scoppio una sonora risata, subito mi corressi dicendo Fabio Pizzul. Il motivo di tale sbaglio è che se allora dicevi Pizzul era scontato pensare a Bruno.

Bruno Pizzul con il figlio Fabio

Dopo, negli anni successivi con Fabio Pizzul per vari motivi ci siamo rincontrati e conosciuti meglio poiché anch’io ero iscritto all’Azione Cattolica ed entrambi siamo stati impegnati nell’ambito politico pur con ruoli diversi, io sono stato per molti anni Consigliere della Zona 20 dopo diventata Circoscrizione 8 mentre Fabio è diventato un bravo giornalista ed è stato Consigliere Regionale. Nella mia riflessione sul telecronista Bruno Pizzul, non riporterò il suo lungo curriculum professionale poiché si potrebbero scrivere pagine, ma ne hanno ampiamente parlato i quotidiani sportivi e non solo cui sono seguiti anche molti servizi televisivi. Desidero invece riferire di Bruno Pizzul piccole cose a dimostrazione del suo essere una persona attenta e sempre disponibile poiché dei genitori e alcune Maestre Elementari, oggi in pensione, già insegnanti della Scuola Elementare Pietro Micca di via Gattamelata mi hanno riferito che il famoso telecronista Bruno Pizzul per molti anni aveva partecipato ai Giochi d’Istituto organizzati dal Comitato Genitori e dalla Direzione.

Bruno Pizzul in un momento di relax in famiglia

I Giochi d’Istituto si svolgevano in primavera, così già agli inizi degli anni 2000 Bruno Pizzul, accoglieva l’invito del Comitato Genitori e prestava volentieri la sua voce svolgendo il ruolo di cronista durante tali giochi che si svolgevano presso il Campo d’Atletica leggera “XXV Aprile” di via Cimabue nei pressi del Monte Stella.

Le stesse Maestre mi hanno anche riferito che Bruno Pizzul aveva senz’altro collaborato finché le nipote hanno frequentato la Scuola Elementare Pietro Micca, inoltre ricordano bene che allora il nonno Bruno Pizzul spesso andava lì a prendere le nipotine con la sua bicicletta, a tale riguardo va riferito che il grande Bruno Pizzul  girava sempre in bicicletta.

Concelebrazione della Santa Messa

Riferendo invece della Santa Messa nel ricordo di Bruno Pizzul è stata celebrata nella mattinata di sabato 29 marzo scorso presso la Parrocchia Santa Maria di Lourdes, celebrata dal Padre Gesuita, Mario Picech, nipote di Bruno e concelebrata da Mons. Carlo Azzimonti, Mons. Bortolo Uberti, dal Parroco don Maurizio Cuccolo e da don Marco Recalcati. Alla Santa Messa hanno partecipato la signora Maria, moglie di Bruno Pizzul con i figli: Fabio e moglie, le figlie Silvia e Carla con i mariti, i vari nipoti e altri familiari. Le prime due letture sono state lette dalle figlie Silvia e Carla. Padre Mario nell’omelia ha riferito di un suo ricordo dello zio Bruno, di quando era andato a salutarlo prima di partire, insieme hanno recitato il Santo Rosario, davanti alla televisione che lo trasmetteva da Lourdes. Mentre alcuni nipoti di Bruno che sedevano accanto alla nonna Maria hanno lette le varie preghiere dei fedeli.

Alla fine della Santa Messa ha espresso un pensiero anche monsignor Carlo Azzimonti ed  infine anche Fabio e su suo padre ha detto: “Riprendo come quando avevo già riferito durante la messa del funerale, mio padre è diventato così una figura e persona pubblica, la sua voce è entrata in tutte le case degli italiani, alla fine ha ringraziato tutti i partecipanti.

Padre Mario Picech, S.I.

La Chiesa era gremitissima poiché oltre agli amici della famiglia Pizzul c’erano tanti parrocchiani, molti cittadini del territorio e non solo, molti erano anche gli aderenti d’Azione Cattolica così come gli impegnati politici di ieri e di oggi di cui ne cito solo alcuni: Lino Duilio, Marco Granelli, Roberta Osculati, Andrea Checchi e mi scusso con chi non ho menzionato.   

A conclusione di questa mia riflessione e ricordo sul grande telecronista Bruno Pizzul, penso che  anche lui è stato un milanese d’adozione che amava Milano come amava la sua terra d’origine, desidero così  salutarlo con “mandi Bruno” il saluto dei friulani che avevo imparato a Udine.

Riflessione e ringraziamenti di F. Pizzul

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