di Antonio Barbalinardo
Ieri sera, lunedì 18 maggio 2015, in piazza Duomo a Milano, si è svolta una bellissima serata di meditazione, riflessione e preghiera; il tutto inserito in uno spettacolo eccezionale sotto lo scenario delle guglie del Duomo la cui facciata assumeva diversi colori.
La serata “Tutti siete invitati”, organizzata dalla Diocesi di Milano, ha alternato momenti di musica, arte, e fede, con la lettura di brani Biblici e di brani tratti dal Nuovo Testamento.
Lo spettacolo di meditazione e riflessione è iniziano con l’esecuzione “Laetates Sum” di Haydn, dopo il quale il Cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga Arcivesco di Tegucigalpa in Honduras e Presidente della Caritas Internationalis oltre a salutare gli intervenuti alla manifestazione, ha auspicato che entro il 2025, possa finire la fame nel mondo e ha concluso il suo intervento con le parole: ”Yes we can”, Si possiamo.
Dopo l’esecuzione del brano musicale “Grave” dalla II sonata per violino, di J. S. Bach, l’attrice Piera Degli Esposti ha letto alcune letture dal libro della Genesi su “La Creazione”. Sono seguite altre esecuzioni musicali e letture dal Vangelo di Giovanni sulla “Pesca miracolosa” letta da Matteo Bonanni.
Ha seguito la lettura di testimonianza letteraria tratta da “I Promessi Sposi “ di Alessandro Manzoni, con il brano “Il pane del perdono”, tratto dal IV capitolo, letto dall’attrice Elisabetta Pozzi.
Molto bella è stata anche l’interpretazione del cantante Davide Van de Sfroos, che ha cantato “Ave Maria“ in dialetto milanese accompagnato dalla sua chitarra e dall’orchestra di A. Cadario a cui sono seguite alcune letture evangeliche come il brano di Giovanni “Le nozze di Cana”.
Toccante e commovente da far venire i brividi, è stata l’esecuzione musicale Islamo – Christian Ave tratta dall’Ave Maria di Caccini, cantata da Tania Kassis insieme a Maen Zakaria, accompagnati al pianoforte da Ferdinando Baroffio con coro e orchestra.
Importante è stata la testimonianza di Padre Ambroise Tine direttore della Caritas di Thies del Senegal e di don Giuliano Savina, parroco di Greco a Milano, dove recentemente è sorto il centro “Refettorio Ambrosiano” . Due sacerdoti pur distanti nei luoghi, ma vicini nell’impegno nella carità. Padre Ambroise ha detto: “Non c’è bisogno solo di pane materiale, ma c’è bisogno anche della Caritas che rende visibile l’immagine di Dio”. Mentre don Giuliano ha raccontato com’è nata la loro nuova esperienza con la sfida nel recupero del cibo avanzato, che altrimenti andrebbe buttato, e dato alle persone bisognose. A completare la testimonianza, dagli schermi è stato trasmesso il video-messaggio di Padre Pius Perumana direttore della Caritas del Nepal, che ha riferito della loro tragica situazione a seguito dei tre terremoti che si sono susseguiti nell’arco di poco tempo dal 25 aprile scorso e che ha distrutto oltre 400.000 abitazioni e portato miseria e fame a oltre 8 milioni di nepalesi, persone che aspettano una casa, una tenda e delle medicine. Padre Pius ha chiesto di aiutarli, riferendo: “Voi potete dare la speranza e la carità a questo popolo a partire già da questa sera”, dando così un segnale sulla Giornata della Caritas che si avvierà in EXPO con il “Caritas day”.
Bella e melodiosa è stata l’interpretazione canora dal titolo “Levanto mi voz por quien no tiene pan” cantata dal Gruppo “En la Roca “ proveniente dal Panama.
Rilevante è stata la breve rappresentazione della testimonianza letteraria tratta da “Marcellino pane e vino” interpretato da Andrea Carabelli e Nicolò Fiore accompagnati dall’orchestra e dalla fisarmonica di Carlo Pastori, svoltasi sul sagrato e con al centro un grande libro aperto.
È seguita l’esecuzione di “Notre Père” di Maurice Duruflé, subito dopo c’è stato l’intervento dell’attore Giacomo Poretti che ha letto la “Abbuffata divina”, un testo forse ironico, ma non troppo, a volte giocoso e spiritoso, ma con riferimenti al cibo, riferimenti presi dalla Bibbia, ma anche dal Vangelo per raccontare come questo tema fosse già trattato allora. Nella lettura, l’ironia lasciava spazio a un’attenta riflessione sul come si gestisce oggi il cibo prendendo anche in giro scherzosamente un poco i grandi chef: la tavola, ai nostri giorni, è diventata una frustrazione e forse stiamo esagerando.
Dopo la bella interpretazione di Giacomo Poretti, il Corpo Musicale DAC di Giussano insieme al Corpo musicale Santa Margherita di Paina Brugazzo hanno suonato il “Tantum Ergo Sacramentum” il tutto in un momento quasi magico molto bello e spirituale, poiché si è aperto il portone centrale del Duomo da dove sono usciti i musicisti mentre gli schermi proiettavano l’immagine del Santissimo Sacramento, e il Cardinale Angelo Scola si avviava verso l’inginocchiatoio posto al centro del sagrato.
In quel momento sulla piazza del Duomo è sceso il silenzio e un momento di raccoglimento, mentre l’attrice Piera Degli Esposti leggeva il brano della Prima lettera ai Corinti di San Paolo “Inno alla Carità”.
Silenzio rotto purtroppo soltanto da un sottofondo musicale che proveniva dalle terrazze dei locali della Galleria Vittorio Emanuele II, forse una disattenzione degli stessi che non si sono resi conto del momento di solennità e fede che si stava vivendo in quel momento sulla piazza.
Il cardinale Angelo Scola nel suo intervento – preghiera, ha fatto delle brevi riflessioni che terminavano con il ritornello “Signore, da chi andremo? Tu sei il pane vivo che dà la vita”.
Nell’avviarsi alla conclusione della serata di meditazione e di spettacolo, è ripreso il canto del “Tantum Ergo Sacramentum” ovvero “Un così grande sacramento” dove tutti i presenti si sono alzati in piedi. Il cardinale Angelo Scola nelle sue riflessioni ha detto: “Signore liberaci dall’indifferenza. Signore fa che noi possiamo diventare cibo del Mondo. Signore accresci in noi la fede, la speranza e la carità”.
Nel frattempo la porta centrale del Duomo si richiudeva, mentre veniva letto il brano “La Moltiplicazione dei pani e dei pesci” tratto dal Vangelo di Marco. È iniziato così l’esecuzione musicale del brano “Ave Maria“ di Gounod, cantato da Deborah Iurato.
Il cardinale Scola a conclusione, ha rivolto il saluto a tutti gli artisti e il ringraziamento a quanti si sono prodigati nell’organizzazione della serata – evento, e nel saluto rivolto ai fedeli ha ricordato il messaggio titolo: “Non di solo pane vive l’uomo” riferendosi all’avvio del “Caritas Day” presso i padiglioni di Expo 2015 e ha invitato tutti a contribuire alla raccolta fondi per i bisogni del popolo del Nepal.