di Donatella Swift
Anche quest’anno sta per andare in archivio l’esame di maturità, oggi conosciuto anche come Esame di Stato: le commissioni stanno per ultimare gli orali e gli scrutini finali, e poi tutti al mare o in montagna, commissari compresi. Ed anche quest’anno non sono mancati gli strafalcioni degli studenti agli orali, ma qualcuno ha anche certificato per iscritto le proprie défaillance culturali. Il tutto ascrivibile sicuramente anche a caldo e stanchezza, ma anche ad una buona dose di ignoranza, nel senso che proprio i ragazzi ignorano il concetto di cultura generale. Un classico senza tempo degli esami finali è sentire “D’Annunzio era un estetista”, per poi affermare che lo stesso D’Annunzio è l’autore de I Malavoglia – e qui il buon Giovanni Verga si starà rivoltando nella tomba più e più volte. Poi ci sono gli esperti d’arte, che con fare sibilino annunciano che “La Gioconda era di Giotto”, che evidentemente ai loro occhi aveva una tecnica pittorica davvero avanti per i tempi. Proseguiamo in questo viaggio strafalcioni e spicca un’affermazione lapidaria: “I partigiani combatterono al fianco di Mussolini”, il quale – secondo un altro studente – ad un certo punto della sua vita dovette confrontarsi con le brigate Rosse…ecco dove sono finiti oltre settant’anni di storia italiana. E ancora “Dante era milanese”, Londra è la città dove è ambientato “Gente di Dublino” di James Joyce.
Ricordo ad un esame di qualche anno fa uno studente al quale chiesi di parlarmi del canto di San Francesco nel Paradiso dantesco, e lui – dopo essersi confuso mi parlò di San Benedetto, per poi affermare candidamente “mi scusi, ho sbagliato acqua minerale”. E che dire dell’ideale dell’ostrica di Verga diventato per l’occasione “storia di una cozza”? O di un Manzoni così povero, ma così povero da essere costretto a sciacquare i panni in Arno?
Tornando alla storia uno studente ha asserito che Hitler mirava allo sterminio della razza ariana, non degli ebrei; e qui non si tratta di revisionismo, ma di pura sconsideratezza.
Ma ci sono perle anche geografiche: chi non sa per esempio che il Giappone confina con la Polonia? E stando in Italia Torino è un capoluogo toscano e l’Umbria una città vicino ad Assisi. Alla domanda “qual è quella pratica mediante la quale ci si fa male da soli?”, un impavido studente ha risposto seraficamente “l’autoerotismo” invece che “autolesionismo”.
Tutto ciò premesso alla maturità passa il 99,5% degli studenti. Almeno si ride un po’.