di Stefania Bortolotti
Professoressa Queirolo, lei è stata ideatrice della campagna e ha coordinato il progetto educazionale “Il Sole per amico” in questi ultimi due anni: come è nata l’idea di promuovere un progetto così importante?
Sono due i fattori che ci hanno spinto a ideare e promuovere la campagna: da un lato, la constatazione dell’aumentata incidenza nel nostro Paese del melanoma, che con circa 13.000 nuovi casi per anno è più che raddoppiata rispetto a dieci anni fa; dall’altro, la tendenza di questo tumore maligno della pelle a manifestarsi sempre più di frequente nelle fasce di popolazione di 20-30 anni, mentre un tempo era considerata tipicamente una neoplasia delle età più avanzate. L’informazione e la consapevolezza dei cittadini però non sono cresciute di pari passo con i numeri del melanoma: per questo l’idea di realizzare “Il sole per amico” nasce dalla consapevolezza dell’importanza di far crescere l’attenzione dell’opinione pubblica sul melanoma e sui rischi legati a una non corretta esposizione coinvolgendo, in particolare i bambini in età scolare e le loro famiglie. Inoltre, tre anni fa IMI ha recepito quanto previsto dal Ministero della Salute nel Piano per la Prevenzione che, alla luce della frequenza delle ustioni solari che coinvolgono la prima infanzia, raccomandava lo svolgimento di attività di sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie per insegnare a bambini e ragazzi le regole fondamentali per l’esposizione al sole e ridurre così il rischio di sviluppare melanoma in età adulta. Dall’idea al progetto il passo è stato breve. Ne è scaturita una campagna educazionale e di sensibilizzazione per la prevenzione primaria del melanoma tra le più importanti mai realizzate in Italia.
Come si è strutturata la campagna e il progetto all’interno delle scuole primarie? Come sono stati veicolati i messaggi ai bambini per coinvolgerli il più possibile? E qual è il bilancio finale: quali sono stati gli obiettivi e quali sono oggi i risultati complessivi?
Dopo aver coinvolto nel corso dell’estate 2015 la popolazione attraverso il web, nelle stazioni, sulle spiagge, la campagna “Il Sole per amico” è entrata nelle scuole elementari italiane con un progetto educazionale che vede coinvolti insegnanti, oncologi, dermatologi e ha come protagonisti i bambini e le loro famiglie. I contenuti sono stati elaborati da IMI insieme a GISED e GIPMe ( Gruppo Italiano. Polidisciplinare sul Melanoma) che hanno messo a disposizione i loro specialisti. Le attività educazionali si sono articolate in incontri in aula magna, con lezioni frontali tenute da insegnanti e specialisti per presentare il progetto educazionale, a cui hanno fatto seguito attività in classe gestite dagli insegnanti, che si sono avvalsi di supporti cartacei e multimediali. Durante il percorso didattico sono stati somministrati due questionari, all’inizio e alla fine, che hanno consentito di valutare l’impatto delle attività educazionali. Per le risorse cartacee e digitali della campagna è stato scelto un linguaggio semplice e molto creativo, grazie anche ai cartoni animati che hanno avuto per protagonisti due ragazzi, Geo e Gea, e l’alieno Rey. Questo stile ha facilitato il dialogo tra medici e bambini ai quali sono stati illustrati i benefici del sole e le regole da seguire quando ci si espone ai suoi raggi. È noto che quanto più precocemente si apprendono i buoni comportamenti, come la corretta esposizione solare, tanto più a lungo si consolidano e mantengono nel tempo fino all’età adulta. Oggi il nostro slide kit educazionale è stato adottato da tutte le Regioni per lo svolgimento di attività di prevenzione primaria del melanoma, e questo significa che il progetto educazionale “Il Sole per amico” lascerà una traccia duratura. Il bilancio finale è quindi più che positivo, sia per l’accoglienza degli Istituti e l’adesione delle classi, che per la partecipazione dei bambini, degli insegnanti e delle famiglie. Nell’arco di due anni scolastici siamo arrivati in 11 Regioni italiane, siamo entrati in quasi 300 scuole primarie, abbiamo incontrato quasi 50.000 bambini e, attraverso di loro, le rispettive famiglie, senza contare i quasi 5.000 docenti e gli oltre 100 medici specialisti coinvolti, certi che negli anni ne potremo constatare i benefici.
Professoressa, negli ultimi anni sono stati fatti molti passi avanti sul fronte della diagnosi e delle terapie per il melanoma. Quali sono oggi le principali novità terapeutiche nel trattamento di questa patologia?
Il melanoma è una delle neoplasie più temute perché molto aggressivo, spesso asintomatico nelle fasi iniziali e diagnosticato quando è già in fase avanzata. Tuttavia, le possibilità di trattamento di questo tumore maligno della pelle hanno fatto registrare un cambiamento epocale negli ultimi anni tanto da poter considerare le nuove strategie terapeutiche apripista per molti altri tumori. Oggi disponiamo di farmaci che rispetto ai tradizionali chemioterapici sono in grado di prolungare la sopravvivenza in modo significativo, come i farmaci a bersaglio molecolare, due anticorpi monoclonali immunomodulanti, indicati per ora per il trattamento della malattia in fase avanzata che hanno cambiato la storia naturale del tumore con quasi il 50% di pazienti vivi a tre anni. L’immunoterapia è il filone di ricerca oncologica più attuale e si basa sul principio di sfruttare le difese immunitarie dell’organismo per contrastare le cellule tumorali. La classe di farmaci più interessanti è rappresentata dagli anticorpi immunomodulanti anti-PD-1 che agiscono sul sistema immunitario rinforzando e sbloccando i checkpoint immunologici, veri e propri freni sulle cellule linfocitarie che impediscono al linfocita di svolgere la sua naturale attività di difesa.
Domani venerdì 12 maggio è la Giornata della prevenzione del Melanoma in 800 farmacie delle città e delle provincie di Milano, Monza e Lodi, i cittadini potranno effettuare un primo test insieme al farmacista per verificare l’esistenza e la tipologia di eventuali macchie sulla pelle. Nei casi giudicati dubbi o preoccupanti dal farmacista sarà immediatamente attivata la richiesta di uno screening approfondito e totalmente gratuito presso l’Istituto Nazionale Tumori a Milano o presso l’Istituto Dermoclinico Vita Cutis a Milano.
La campagna, denominata “Macchie, senza paura”, è stata promossa da Federfarma Milano.
Per conoscere l’elenco delle farmacie che partecipano all’iniziativa: www.macchiesenzapaura.it