di Carlo Radollovich
La statua di Sant’Espedito, rappresentata nelle vesti di un soldato romano, è situata nella chiesa di Santa Maria del Carmine in piazza del Carmine.
Stringe nella mano destra una croce su cui appare la parola “hodie” (oggi), mentre nella sinistra reca una palma. Con il piede schiaccia un corvo che emette il verso “cras” (domani).
Secondo alcuni, la statua potrebbe voler suggerire : non fare domani ciò che puoi fare oggi.
Una seconda statua di Sant’Espedito, forse meno pregiata, è stata collocata nella chiesa di San Nicolao nella via omonima (zona Magenta).
Il santo fu martirizzato nel 303 ed era contemporaneo di Santa Filomena. Da giovane non credente, ad un certo punto della sua esistenza si convertì e si fece monaco malgrado le ripetute tentazioni del demonio.
Intorno alla sua figura si era diffuso un culto popolare, gia’ presente in Francia nel sedicesimo secolo. Ma è venerato anche in Germania, laddove viene spesso raffigurato con un orologio in mano.
Diverse sono le leggende sorte attorno al suo nome, tra cui quella relativa ad ”Expeditus” ove si narra che un involucro, forse contenente le reliquie del santo, sarebbe stato spedito a Roma da ignoti. Ma “expediti” erano nel linguaggio militare i cosiddetti fanti leggeri, molto agili e veloci, simili caratterialmente alla vitalità di Sant’Espedito.
Sul nome “Expeditus” sono sorti diversi giochi di parole e così egli divenne il santo della celerità per antonomasia. Viene infatti invocato per…necessità urgenti espresse dai commercianti (di cui è patrono) relative al rapido disbrigo degli affari. Ma anche diversi studenti si rivolgono a lui per ottenere buoni esiti negli esami da sostenere. E molte candeline, da loro accese, ardono con frequenza davanti alla statua del santo.